Quando si perdono pezzi, come sta succedendo al sindaco Francesco Aiello a Vittoria, bisogna che ci si interroghi sul perché chi, solo poco tempo fa lo aveva sostenuto, adesso decide di abbandonarlo.

Lo abbiamo chiesto a Giancarlo Floriddia, portavoce del nuovo gruppo che si è creato da poco all’interno del Consiglio Comunale “Moderati e Riformisti. Insieme per il territorio” con la partecipazione di quattro consiglieri che sostenevano Aiello: si tratta di Marco Greco, Salvatore Artini, Giacomo Romano e la presidente del Consiglio Comunale Concetta Fiore.

Floriddia, ci spiega, che “La scelta di creare questo movimento nasce dal comportamento del sindaco Aiello che si è chiuso in se stesso, senza possibilità di confronto con la sua maggioranza. Per questo motivo-dichiara Floriddia-abbiamo deciso di essere autonomi rispetto alle decisioni che prenderemo in consiglio, perché noi non siamo né con la maggioranza né con l’opposizione ma faremo le nostre valutazioni ogni qualvolta tenendo conto del bene della città.”

Insomma, non è piaciuto ai consiglieri il modo autoritario, o forse sarebbe meglio dire dittatoriale, con cui il sindaco imponeva le sue decisioni. La rottura è cominciata, pare, durante le elezioni del Presidente del Consiglio Comunale, che sappiamo bene come sono andate a finire.

In quella occasione, pare che il sindaco Aiello, a differenza di quanto si poteva immaginare, non abbia sostenuto la Fiore ma anzi, come Ponzio Pilato, se ne sia lavato le mani, proponendo addirittura un sorteggio per la scelta del nome.

Fatto sta che, se le cose stanno davvero così, molto presto, Aiello perderà altri pezzi e rischierà di rimanere da solo al comando, cosa che nei fatti già fa ma per continuare ad amministrare i numeri servono. Purtroppo gli errori si fanno ma la cosa bella è che si può sempre cercare di rimediare, e chissà che anche Vittoria, prima che sia troppo tardi, si renderà conto che il passato è passato e che bisogna guardare al futuro.