Palermo, anche la nostra inviata passa dal sogno all’incubo. Delusione per l’Italia che perde il treno per i mondiali

Impreparati fuori e dentro il campo. Doveva essere il grande ritorno alla normalità, lo stadio tutto esaurito, i tifosi affamati di calcio vissuto sugli spalti, pronti ad accogliere i loro idoli e a tifare per quella che doveva essere la partita del riscatto ed invece già da quando abbiamo messo piede a Palermo ci siamo accorti che qualcosa non andava.

La città non era pronta ad accogliere questo numero sproporzionato di tifosi, traffico in tilt, parcheggi introvabili e poi una disorganizzazione allo stadio da terzo mondo.

Alle 20:00 la stragrande maggioranza delle persone erano ancora in fila per entrare e la tensione cresceva a vista d’occhio.

Si pensava che i ritardi fossero dovuti ai controlli scrupolosi del green pass ma così non è stato e la massa a cui non eravamo più abituati si è ritrovata a riempire uno stadio sporco, talmente sporco che alla fine della partita sembravamo usciti da non so dove, tutti impolverati, e ci si guardava intorno spaesati oltre che evidentemente delusi con una domanda nella testa che ci accomunava:”chi ce l’ha fatta fare?”

Si perché alcune persone avevano fatto salti mortali per trovare i biglietti ed altri li avevano pagati più del dovuto pur di esserci. Ma mai, nemmeno negli incubi peggiori, si poteva immaginare un finale così deludente.

Una squadra che non ci ha creduto, una nazionale che forse è solo lo specchio riflesso di una Nazione che non crede più in se stessa e che continua a puntare su giocatori che purtroppo ancora una volta si sono dimostrati non all’altezza della situazione, perché il campionato è una cosa ma la Nazionale è un’altra cosa.

È questo purtroppo non è accaduto solo stasera e un buon allenatore lo avrebbe dovuto comprendere subito.

Invece Mancini ha peccato di presunzione ed ha effettuato le sostituzioni quando ormai era troppo tardi.

Ma non voglio entrare nel commento tecnico, in fondo sono solo una tifosa, che insieme alla sua famiglia, ha affrontato un lungo viaggio, per essere presente a quello che doveva essere un giorno memorabile e che invece è stato solo un giorno da incubo.

Mi dispiace solo per mia figlia, perché la prima volta allo stadio non si scorda mai e lei certamente non dimenticherà, cosi come i tanti bambini presenti, l’atmosfera di questa sera, i cori, la festa, l’entusiasmo almeno fino a quel maledetto gol della Macedonia del Nord (fatto fra l’altro quasi per beffa da Trajkovski ex giocatore del Palermo)

Ed io che scherzando lo avevo anche detto: “Se perdiamo con la Macedonia siamo alla frutta” e purtroppo  a quanto pare non era solo una battuta. 

Aleksandar Trajkovski, Macedonia Del Nord, Nazionale Italia, Roberto Mancini

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