Il filo della cura all’Hospice di Ragusa dedicato all’Ucraina

E` il gomitolo di lana che si sta dispiegando dalle stanze del reparto che si intreccia con il filo di chiunque intenda testimoniare la propria vicinanza a chi soffre, formando una trama di solidarietà e consolazione.

Un progetto ideato dalla responsabile dell`Hospice, la dottoressa Antonella Battaglia, e sostenuto dall`ufficio diocesano per la Pastorale della salute di Ragusa, di cui è direttore il sacerdote Giorgio Occhipinti, con il supporto della psicologa Stefania Antoci, segretario dell`ufficio.

“Il filo della cura – spiega Battaglia – rappresenta la resilienza del malato che, opportunamente sostenuto, diventa capace di gestire la propria vita e la propria sofferenza e la trasforma in opportunità”.

“E’ un progetto – aggiunge don Occhipinti – che ci fa comprendere quanto grande debba essere l’attenzione nei confronti di chi soffre. I riscontri avuti sono molto interessanti ma, soprattutto, è il cammino di condivisione che merita di essere valorizzato come è interessante operare per cercare di trasformare il dolore e la sofferenza in opportunità di essere aiutati a vivere meglio, come fanno benissimo all’Hospice di Ragusa”.

Giorgio Occhipinti, ragusa, stefania antoci, ucraina, ufficio diocesano per la pastorale

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