Ragusa: grande successo ieri sera al Duemila per Tosca D’Aquino. Commozione e omaggio per le donne ucraine (Foto)

Tutta la bellezza della solidarietà fra donne e dell’amicizia che vince ogni difficoltà. E’ stata portata, ieri sera, sul palco del Duemila di Ragusa, per il cartellone di Teatro in Primo Piano, da Tosca D’Aquino, Giulia Weber, Rocio Munoz Morales, Emanuela Muni, Emy Bergamo e Martina Difonte nella pièce «Fiori d’acciaio» che ha stupito in positivo il pubblico. 

E’ stata un’occasione per costruire, con un cast così ricco e variegato, una banda di soliste, in grado di suonare insieme ma di battere in volata quando serve. 

Il film «Fiori d’acciaio» era tratto da una pièce teatrale, ancora attualissima, sotto un superficiale strato di polvere fisiologico e perfettamente rappresentativa di un microcosmo, quello del negozio di provincia, che è specchio di macrocosmi le cui dinamiche, perfino oggi, fanno fatica a cambiare.

E’ stato, quello di ieri sera, un teatro affettuoso, di cui abbiamo bisogno, un racconto di sentimenti e di ironia che qualche volta è crudele ma mai cinica, mai diventa sarcasmo. Se c’è una cosa che le donne sanno fare, è essere terribili, spietate e capaci di affrontarsi, insomma, dei fiori di acciaio, senza mai smettere di amare. 

Dalle vicende e dal legame d’amicizia fra queste donne d’acciaio ha preso le mosse una commedia dolceamara, tra gioie e dolori, risate e amarezze, in un modo talvolta pungente, talvolta impercettibile. 

L’interpretazione di ognuna delle protagoniste, fra cui ha spiccato la profonda consistenza e coerenza di Tosca D’Aquino, ha fatto quasi dimenticare agli spettatori di essere seduti in un teatro.

E non è un caso che, ai saluti, Angelo Cascone e Carlo Nobile di Ac eventi abbiano proposto alle protagoniste, omaggiate di una composizione floreale in occasione della giornata della donna con i colori gialloblù della bandiera ucraina, un momento per ricordare le vittime di questa assurda guerra.

Fiori d’acciaio si è rivelato per quel che è: prima di tutto, un inno al potere delle donne, ma soprattutto, un inno alla vita che vince la morte.

emanuela muni, emy bergamo, giulia weber, martina difonte, rocio munoz morales, teatro duemila

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