Pozzallo, elezioni amministrative solo una formalità: bis di Ammatuna. Uscirà dal cilindro qualche nome?

E’ già davvero deciso il futuro della ridente frazione balneare pozzallese e le elezioni amministrative della prossima primavera saranno solo una formalità oppure ci potrà essere un nome forte che contrasterà la leadership indiscussa di Roberto Ammatuna?

Pare infatti che al momento, nonostante l’attuale primo cittadino non abbia ancora ufficializzato la sua ricandidatura a Palazzo La Pira, ci sia chi, sottobanco, ma poi nemmeno così tanto, stia già lavorando per lui.

Ovviamente le opposizioni stanno provando a portare avanti le loro proposte anche se per il momento di ufficiale c’è solo il nome di Pinuccio Spadola. Spadola, 63 anni, laureato in ingegneria nucleare al Politecnico di Milano, autore di tre libri sul rischio sismico e sicurezza sul lavoro, ha il suo principale sponsor nello storico competitor di Ammatuna, l’ex sindaco Peppe Sulsenti.

Ma voci di corridoio o di lungomare, per restare in tema, dicono che ufficialmente Sulsenti si fa vedere accanto a Spadola e porta avanti questa candidatura ma sottobanco fino a qualche giorno fa ha cercato di convincere in tutti i modi il dott. Rosario Pulvirenti a scendere in campo e correre contro il suo collega.

Il dott. Pulvirenti, infatti, un uomo molto conosciuto e stimato in città, che sarebbe stato sostenuto da nomi importanti della vecchia politica che contava, o forse contava a Pozzallo, come ad esempio Concetta Vindigni.

Un nome che avrebbe dato del filo da torcere ad Ammatuna che forse non avrebbe potuto continuare a fare sogni tranquilli come sta facendo adesso. Ed invece sempre quelle stesse voci di “lungomare” dicono che Sulsenti e i suoi non siano riusciti a convincere il dottore che preferisce godersi in tranquillità la pensione piuttosto che avere a che fare con questi giochetti.

Ma ad attendere la risposta di Pulvirenti non era solo Sulsenti, anche il Pd era in stand by per capire come muoversi, se presentare un proprio candidato o magari schierarsi con chi avrebbe avuto più possibilità. Ma il rifiuto di Pulvirenti ha messo in moto la macchina organizzativa del Pd che pare sia indeciso se candidare Paoletta Susino che già una volta a provato a candidarsi come sindaco senza successo o a fare il nome di Patrizia Burrafato che fino a pochi giorni fa sembrava amica di Roberto Ammatuna ma poi, pare, che per qualche screzio personale sia passata dalla parte del nemico per fargliela pagare.

Ma c’è chi dice che il suo peso politico è pari a quello di una piuma e a poco servirà l’appoggio del deputato regionale Nello Dipasquale che difficilmente riuscirà ad imporsi in questo comune come altrove.

C’è chi, infatti, definisce Pozzallo come una ‘città a statuto speciale’ dove quello che vale per gli altri comuni non vale qui.

C’è poi un altro punto interrogativo in queste elezioni e si chiama Raffele Monte.

Anche in questo caso ricordiamo che Monte nel 2017 provò a diventare sindaco della città, nella stessa tornata elettorale in cui c’era la Susino, e in cui rischiò di andare a ballottaggio con Roberto Ammatuna che però vinse a primo turno.

Adesso però pare che non correrà lo stesso errore e presenterà una lista civica con una sua candidata una certa Barbara Sparacino che strizzerà l’occhio ufficiosamente ma anche questo caso non così tanto ufficiosamente, a Roberto Ammatuna con una promessa quella di prendere il suo posto fra cinque anni.

Una lunga attesa che però forse varrà la pena di fare per realizzare il sogno di diventare primo cittadino.

Insomma si prospetta un quadro interessante anche se l’Imperatore, così lo chiamano i suoi nemici politici, Roberto Ammatuna, in questo momento sembra non avere rivali e questo gli permetterà di continuare ad amministrare ancora Pozzallo, in attesa di trasferirsi a Roma per fare il deputato nazionale.

Pare che l’attuale sindaco abbia amicizie importanti nella capitale, come quella con il Ministro dell’Interno Luciana Lamorgese. Un tacito accordo fra le parti ha fatto si che Pozzallo diventasse città sempre pronta ad accogliere i migranti per generosità?

Si senza dubbio come ci hanno riferito alcuni ‘amici’ del sindaco, ma la generosità è bilaterale, da una parte il sindaco Ammatuna accoglie dall’altra raccoglie i frutti e li utilizza per realizzare arredi urbani ben visibili a tutti piuttosto che fare interventi di manutenzione importanti come sistemare la rete fognaria che sta scoppiando.

Ma si sa ogni amministratore ha le sue priorità.  

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