Raddoppio Ragusa-Catania: entro giugno la consegna dei lavori…così dicono

Torniamo a scrivere sulla stucchevole storia del raddoppio della Ragusa-Catania perchè in queste ore è arrivato alla nostra redazione l’ennesimo comunicato stampa che fa il punto della storia infinita dell’infrastruttura.

Dopo il superamento del controllo di legittimità da parte della Corte dei Conti il 9 febbraio, si attende la pubblicazione, che di solito avviene entro 7/10 giorni, e si può passare a quanto previsto nel cronoprogramma: fine redazione del progetto, procedure, appalto e consegna dei lavori entro giugno 2022.

A dirlo, dopo averlo appreso da fonti di prima mano di assoluta affidabilità, sono i componenti del Comitato per il raddoppio Roberto Sica, Salvo Ingallinera, Leonardo Licitra e Giuseppe Santocono.

Sono già avanzati: il monitoraggio ambientale, gli scavi archeologici e le interlocuzioni operative con gli enti interferenti così come le procedure di espropriazione dei terreni coinvolti nei cantieri.

In questi giorni, poi, si stanno approfondendo le ulteriori verifiche per gli adeguamenti dei prezzi, inforte aumento rispetto alle precedenti stime e Anas lo sta facendo incorporando i nuovi prezzi sui materiali; questa notizia è stata riferita al Comitato dal ministro Giovannini.

Quindi accanto al calcolo dei prezzi per determinare il valore a base d’asta delle opere pubbliche che il Governo dovrà prevedere nelle specifiche clausole di revisione dei prezzi nei bandi di gara, è stato emanato anche “un sistema di adeguamento dei prezzi.

Giovannini, ha riferito “di aver chiesto ad Anas un cronoprogramma aggiornato da rendere pubblico (anche per le opere del Pnrr), in modo che i territori vengono a conoscenza in anticipo delle tempistiche per le opere programmate”.

Ulteriori polemiche non sono più ricevibili, sembra essere al “teatro dell’assurdo” non fosse altro per rispetto alle morti registrate sull’attuale pericolosissimo percorso e per le migliaia di cittadini lavoratori che giornalmente percorrono l’arteria.

Il Comitato auspica che i rappresentanti istituzionali facciano fronte comune nei Governi nazionale e regionale, in Parlamento e soprattutto nelle commissioni e nei ministeri.

giovannini, infrastrutture, raddoppio rg-ct

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