Modica, le opposizioni criticano il messaggio di fine anno del sindaco Abbate

Non è andato giù all’opposizione il messaggio di fine anno del sindaco di Modica Ignazio Abbate.

E, sinceramente, non poteva essere diversamente. Perché c’è l’opposizione in democrazia?

Per Vito D’Antona, ex consigliere, e rappresentante di Sinistra Italiana, quello di Abbate  è stato l’ultimo bilancio probabilmente del suo mandato.

D’Antona si lamenta con il sindaco per aver omesso qualsiasi accenno  (quasi a volere rimuovere l’argomento) alla gravissima crisi finanziaria, con un Comune ancora sottoposto all’esame della Corte dei Conti, un piano di riequilibrio per evitare il dissesto, dopo otto anni, non ancora definito, un debito enorme che solo con lo Stato ha superato la cifra di cento milioni di euro, oltre ai debiti con le società partecipate, per circa otto milioni, e verso i vari fornitori.

Nel campo delle opere pubbliche, continua Vito D’Antona,  Abbate cita il Palazzo dei Mercedari e il Castello dei Conti, come opere consegnate alla città, omettendo di precisare che per il primo occorrono ancora lavori di consolidamento per un milione di euro e per il secondo lavori di completamento per un milione seicento mila euro, di cui esistono solo i progetti e i finanziamenti, mentre lavori strategicamente importanti per la vivibilità e la sicurezza di una città moderna ed in espansione, come la strada del Polo Commerciale e gli incroci di Dente Crocicchia e della Caitina rimangono al palo.

“Nemmeno l’accenno di una possibile risposta a due questioni che migliaia di cittadini hanno sollevato nell’ultimo anno: il transennamento di alcuni colombai nel cimitero di Modica e la realizzazione di un impianto di biomassa a Zimmardo Bellamagna, costringendo gli interessati, nel primo caso, ad una raccolta di firme e, nel secondo caso, ad una iniziativa giudiziaria al Tar”, aggiunge nella sua nota Vito D’Antona. 

Non meno tenero con il primo cittadino di Modica, il circolo Pd di Modica.

“Anche il sindaco di Modica, in odore della prossima campagna elettorale regionale, non ha perso l’occasione di elencare tutte le cose buone fatte dalla sua amministrazione”, scrivono in una nota quelli del Pd.

Ma siamo rimasti delusi.” Ci siamo subito accorti che quello del sindaco non era l’auspicabile bilancio consuntivo economico e finanziario (quello creato con artifizi, capriole e piroette per far quadrare i conti pubblici), ma l’auto celebrazione delle cose fatte con toni magnificenti da far impallidire persino gli autori della Marvel Cinematic Universe”.

“E se, per onestà intellettuale, non possiamo negare l’attivismo del nostro sindaco quando si tratta di asfaltare e illuminare strade o scerbare e asfaltare alberi, ci chiediamo quanto (forse più di 100 milioni di euro?), tutto questo ci è venuto a costare”.

Poi quelli del Pd aggiungono: “Non possiamo negare il raggiungimento delle auspicate percentuali di raccolta differenziata, dovuto principalmente al proverbiale senso civico che ha sempre contraddistinto i nostri concittadini, ma sappiamo a quale prezzo stiamo pagando tutto ciò: con le tariffe più alte della Sicilia, compresi i costi della ristampa e re-invio delle bollette Tari annullate per manifesta incapacità”.

E ancora, la nota continua. “Come cittadini proviamo orgoglio dell’assegnazione della bandiera blu per le nostre frazioni balneari, ma allo stesso tempo ci chiediamo come sia stata possibile da parte della sua amministrazione l’approvazione del progetto che deturperà contrada Bellamagna.

E se il blu, per un certo verso, ci fa pensare positivamente, è anche vero che l’associazione cromatica ci porta a pensare all’invasione delle strisce blu sulle nostre strade marinare e cittadine, agli ulteriori costi che siamo costretti a pagare, soprattutto per chi abita il centro storico (altro che agevolazioni affittuarie) e tutto questo per una mancanza totale di politiche urbanistiche capaci di sfoltire il traffico veicolare e di rilanciare il trasporto pubblico”.

“Come vede, continua il docuento del Pd,  signor sindaco i bilanci, quelli veri, sono fatti di entrate e di uscite, di costi e di benefici e, a nostro avviso, come del resto tutti i suoi consuntivi di questi nove anni, il suo bilancio sarà carico di residui passivi che pagheremmo tutti noi modicani.

Il 2022 ci porterà probabilmente alle sue dimissioni rese necessarie dalle personali ambizioni politiche verso traguardi più prestigiosi”.

Noi aggiungiamo semplicemente, ma invece di fare un messaggio scritto, non era meglio convocare una conferenza stampa e rispondere alle domande dei giornalisti?

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