Modica: alla Galleria Laveronica Arte Contemporanea, dal 30 dicembre, la mostra “L’Archivio Insorgente”

Laveronica Arte contemporanea ha inaugurato lo scorso 30 dicembre la mostra L’Archivio Insorgente, presso i propri spazi e Palazzo De Leva.

Nata in occasione dell’anniversario dei venti anni dal G8 di Genova, la mostra intende chiudere il 2021 non tanto con una memorizzazione necessaria del passato quanto con una sfida urgente ad un presente che vede l’alternativa (ogni alternativa all’impero capitalista) come fallimento. I fatti di Genova del 2001 hanno comunque rappresentato uno spartiacque storico-sociale fondamentale con cui è impossibile evitare il confronto, tanto più oggi.

Concepita da Marco Scotini come un capitolo del più vasto progetto Disobedience Archive (in corso dal 2004), la mostra di Modica raccoglie tutta una serie di documenti visivi, di testimonianze materiali di artisti, fotografi e mediattivisti, soggetti di una pluralità di movimenti sociali, di storie in movimento.

Riaprire oggi gli archivi ribelli del passato significa superare l’immagine dell’evento in termini esclusivi di repressione e violenza per riaccendere a quell’insieme di potenzialità connettive e d’azione collettiva autonoma che le narrative ufficiali hanno affossato.

Scoraggiare ogni modalità dell’associazionismo antagonista, così come naturalizzare e legittimare lo stato d’eccezione quale forma esclusiva di realismo, è stata l’azione complementare del potere mediatico in questi venti anni.

Al contrario, Genova ci appare come l’apogeo di qualcosa piuttosto che la fine di qualcos’altro.

In questo senso, il fatto che la mostra si tenga in Sicilia non è accidentale, come potrebbe apparire, ma intende sottolineare quella costruzione reticolare (per nodi locali) e additiva della crescita del movimento che aveva visto, a fine giugno 2001, Catania quale sede del quarto e più intenso Hackmeeting, dopo quelli di Firenze (1998), di Milano (1999) e di Roma (2000).

Scopo di queste controculture del digitale è allora quello di affiancare, alle storiche radio di movimento (Radio Alice su tutte), alle fanzine autogestite e alle emittenti pirata dette telestreet, nuove forme di informazione indipendente e orizzontale, a partire dalla messa in comune delle risorse tecnologiche.

Proprio a Catania si incontrano hacker e attivisti di diversa provenienza per lavorare assieme al nucleo storico di Indymedia Italia che, sull’onda di Seattle, troverà il proprio spazio d’azione nelle successive tre giornate di Genova.

Marco Scotini, mostre

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