Modica – Il comunicato stampa sull’avanzamento dei lavori nell’area dell’ex Foro Borio, diramato dal sindaco di Modica, alla stampa amica, è stato accolto con l’enfasi consueta di quanti seguono la comunicazione  di Palazzo.

Noi non apparteniamo  a questa categoria perchè non siamo considerata stampa amica, pazienza. Ma non è questo il problema.

Il problema è che quasi in piena campagna elettorale, il sindaco di Modica continua ad intestarsi  i meriti dei lavori pubblici che sono in corso. Mentre l’opposizione consiliare sembra impegnata in altre strategie. Ma l’unico che puntualmente interviene per contestare l’operato del sindaco di Modica, è Vito D’Antona di Sinistra Italiana, ex consigliere comunale a Palazzo San Domenico.

D’Antona, entrando nel merito dei lavori per il parco dell’ex Foro Boario, rivolgendosi al Sindaco  sostiene che  “quello che Abbate non dice è che con quel progetto, già redatto nel 2012, per l’importo complessivo di 1.050.000,00 euro, il Comune di Modica, con l’amministrazione Buscema, partecipò ad un bando regionale, ottenendo un finanziamento di 850.000,00 euro”.

“Quello che, inoltre, Abbate non dice è che quel finanziamento, dopo la formalizzazione con decreto e dopo una corposa corrispondenza, il 25 settembre 2019, con l’amministrazione Abbate, fu revocato con decreto regionale e con conseguente richiesta al Comune di restituire la cifra di 434.843,17 euro, nel frattempo anticipata dalla Regione”.

Ed ancora  aggiunge “quello che, infine, Abbate non dice è che con una lettera dell’8 febbraio scorso, di fronte al comportamento del Comune, la Regione ha sollecitato il versamento del dovuto, lettera per la quale il Comune non ha trovato di meglio, dopo oltre un anno e mezzo dal decreto di revoca, che appellarsi al Tribunale di Ragusa, rinviando in futuro, sicuramente ai prossimi amministratori, la definizione della questione”.

Ad Abbate viene poi ricordata la mancata realizzazione  di opere  già progettate e finanziate, come l’allargamento della strada del Polo Commerciale o della rotatoria di Dente Crocicchia, o il completamento di Palazzo dei Mercedari o del Castello dei Conti.