Modica – “Senza soldi non si canta messa”, e senza stipendi non si raccoglie la spazzatura. Così come annunciato dai sindacati nei giorni scorsi, i dipendenti della IGM, la ditta che si occupa della raccolta dei rifiuti a Modica, oggi hanno incrociato le braccia per rivendicare il mancato pagamento degli emolumenti del 70% del mese di aprile ancora non corrisposti e quanto prima quello del mese di maggio.

Immaginate come si possa essere risvegliata stamattina la città,dopo che per diversi giorni non era stata raccolto il secco non riciclabile per via della chiusura di Cava dei Modicani. La situazione poteva rientrare dal momento che si potevano portare i rifiuti alla discarica di Gela, ma oggi questo non è stato possibile perchè i lavoratori rivendicano giustamente quanto gli spetta e vogliono quanto meno delle garanzie.

Quello che appare più grave, è comunque il debito che la IGM vanta nei confronti di Palazzo San Domenico che così come scrive in una lettera inviata per conto della stessa IGM all’amministrazione da uno studio legale di Catania supera i tre milioni di euro, che pare si sia accumulato per via di lavori imprevisti e straordinari .

Nelle scorse ore il consigliere comunale di opposizione Ivana Castello attraverso una interrogazione ha chiesto al sindaco Ignazio Abbate quale fossero i motivi di questi lavori straordinari e lo ha invitato ad “attivarsi” per la soluzione del grave problema per rispetto dalla IGM e soprattutto dei lavoratori, tutti padri di famiglia, che con il loro lavoro hanno la necessità e il diritto di portare avanti serenamente il mantenimento dei loro affetti familiari.

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