Modica, dopo la “nomina a vita” si muovono le truppe cammellate dell’opposizione

In maniera inattesa si è aperto un dibattito che sta coinvolgendo tutta l’opinione pubblica. Prese di posizione di Vito D’Antona, Giovanni Avola, Partito Democratico e Consiglieri d’opposizione

Modica – Dopo la contestatissima delibera sul Museo di arti e tradizioni popolari dell’Associazione S.A. Guastella che è  ospitato nel Palazzo dei Mercedari e che secondo i comunicati ufficiali sarà aperto il 5 giugno alle 11, sempre che veramente verrà aperto visto che proprio il giorno 18 maggio la giunta municipale ha  preso atto del finanziamento del nuovo progetto di restauro e consolidamento del palazzo dei Mercedari. Dunque il progetto è pronto, il finanziamento pure ed a brevissimo avranno inizio ancora una volta i lavori di consolidamento. Apriamo un edificio non consolidato ? Tutto va bene ma forse qualche riflessione in più su questa fretta va fatta. Qui la delibera: http://comune.modica.gov.it/…/delibera-giunta-n.155…

Noi ci limitiamo a registrare le prime reazioni, anche molto violente, sulle decisioni assunte dalla Giunta presieduta dal sindaco Ignazio Abbate con la delibera del 17.05.2021.

Tentiamo di registrare tutte le prese di posizioni che in questi ultimi giorni si sono succedute, che sono tutte improntate all’indignazione con differenti valutazioni politiche.

Vito D’Antona: revocare immediatamente la deliberazione n. 151 del 17.05.2021

L’amministrazione comunale di Modica revochi immediatamente la deliberazione n. 151 del 17 maggio scorso, con la quale sono state decise le modalità di trasferimento della proprietà dall’Associazione “Serafino Amabile Guastella” al Comune di Modica del Museo delle Arti e Tradizioni popolari, faticosamente e tenacemente realizzato da illustri concittadini negli anni settanta e ubicato all’interno del Palazzo dei Mercedari, per possibili evidenti profili di illegittimità e di inopportunità.

Poiché il Museo ha ottenuto un vincolo da parte della Regione Siciliana, in quanto riconosciuto di interesse etnoantropologico, riteniamo che qualunque intervento, sia in fase di devoluzione sia in fase di gestione e fruizione, debba essere autorizzato preventivamente dalla Regione.

Riteniamo, inoltre, in merito alla nomina del direttore scientifico, che non sia ammesso nell’ordinamento giuridico degli enti locali, oltre che nel comune buon senso, un “incarico a vita”, come deciso dalla Giunta Comunale di Modica, poiché qualunque incarico di un ente pubblico va preventivamente previsto e regolamentato, specificando i necessari requisiti richiesti e comunque per una durata connessa al mandato del Sindaco e non ipotecando le scelte che le future generazioni di amministratori comunali vorranno fare.

Infine, in merito alla gestione del Museo, è inaccettabile che non venga definito espressamente il ricorso ad una procedura ad evidenza pubblica per l’affidamento del servizio e non è ammissibile che si possano prevedere particolari requisiti preferenziali per l’aggiudicazione, quali “attestati di frequenza di corsi di formazione”, organizzati dall’Associazione e dal Comune di Modica, per la cui organizzazione non sembrerebbe sia stata garantita ampia e adeguata pubblicità, tale da consentire la più ampia partecipazione.

“ Il Museo – conclude nella sua nota D’Antona” non è proprietà privata dell’attuale Amministrazione, bensì patrimonio dell’intera città.

Giovanni Avola: Il prezzo del silenzio, trasparenza e legalità non possono essere calpestati

“La nomina a vita del Direttore del”Museo delle Arti e delle Tradizioni Popolari”della professoressa Dormiente, scrive in un post Giovanni Avola, ex consigliere comunale,  ha scosso finalmente la parte autonoma della coscienza civile della Città. Tralasciando il merito della opportunità e della legittimità dell’atto amministrativo della Giunta Municipale e senza mettere in discussione i meriti e l’altissima professionalità della Dormiente, qui si pone un problema gigantesco che dura da otto anni. Parlo della gestione aziendalistica e privatistica dell’ente Comune da parte dell’amministrazione Abbate che, spesso allergica all’evidenza pubblica, ha elevato efficientismo e clientelismo a sistema, condizionando i bisogni della Città a finalità spudoratamente elettoralistiche che non hanno riscontro nella storia di Modica”. Il tutto con il beneficio di superficiale controllo degli organi statali e regionali e della colpevole compiacenza ed indifferenza civica.

1) E’ sconcertante che le guide ed i custodi del Museo possano essere affidati alla discrezionalità di un unico soggetto esterno così come avviene per la vigilanza davanti alle scuole dove fantomatiche associazioni reclutano decine di persone e le utilizzano a piacimento di chi le finanzia.

2) E che dire della gestione di Villa Cascino, della ressa che si e’ gia’ scatenata per le concessioni delle aree rivierasche a Marina di Modica e Maganuco e della mortificazione al pioniere del cioccolato di Modica solo perche’ non allineato al volere del Consorzio IGP, notoriamente asservito all’Amministrazione Comunale?

3) Ed il silenzio sul mancato rispetto del Piano di Riequilibrio gia’ rimodulato dal Consiglio Comunale ma stravolto totalmente, senza la necessaria approvazione ministeriale e la relativa registrazione alla Corte dei Conti?

4) Esilarante e patetica e’ stata la gestione dei tamponi anticovid nell’atrio comunale dove Sindaco ed Assessori hanno improvvisato una funzione para sanitaria che non ha eguali negli altri 389 comuni siciliani.

5) La Denuncia alla Procura presso il tribunale di Ragusa e alla Procura Generale di Catania fatta dal consigliere Poidomani per ” Voto di scambio” nelle elezioni comunali del 2018 che fine ha fatto?

6) E’ mai possibile che sia interdetta la visita cimiteriale ai parenti di defunti che si trovano in edicole sociali che vanno messe in sicurezza e si scarica la responsabilità su soggetti di fatto inesistenti? Occorre subito chiarezza, ma intanto si ripristinino le edicole e si consenta l’accesso.

7) Ed i regolamenti delle aree artigianali possono essere modificati nell’indifferenza della Regione?

L’ Amministrazione Abbate dovra’ rimanere in carica fino a giugno 2023. Da oltre un anno si sa che il Sindaco si dimettera’ nella primavera 2022 per candidarsi alle elezioni regionali dell’autunno 2022. C’e’un silenzio assordante mentre nel recente passato il Sindaco Torchi per l’analoga scelta venne massacrato e crocifisso per avere”tradito”la sua Città. I misteri eleusini della politica o cos’altro? Ecco alcuni interrogativi dei cittadini modicani il cui silenzio rischia di pagare un prezzo altissimo. Trasparenza e legalita’ non possono piu’ essere calpestati!

Pd di Modica:  la Soprintendenza è stata informata…?

“Ci chiediamo – afferma la nota del PD – se la Soprintendenza, sempre attenta quando si tratta di privati, abbia contezza o sia stata informata sul libero trasferimento di beni soggetti a vincolo di interesse culturale con l’aggravante che la devoluzione dei beni è stata condizionata ad un incarico operativo a vita del donante al quale è pure stata data facoltà di crearsi un comitato scientifico a suo insindacabile piacimento. “Pieno apprezzamento e gratitudine”, come si legge nella delibera, ci sono senz’altro ma queste non possono essere messe a fondamento giuridico dell’affidamento a vita di un incarico operativo privo di qualsiasi controllo da parte della Pubblica Amministrazione e senza una scadenza”.

 Il PD si chiede, poi, se l’incarico di direttrice del Museo possa essere affidato senza un regolare concorso ad un soggetto estraneo all’amministrazione pubblica. L’incarico a vita, fatta eccezione per i senatori nominati dal Presidente della Repubblica o ex Presidenti della Repubblica, è una figura che non esiste né nel diritto amministrativo né in qualsiasi altra branca del diritto.
Un altro aspetto messo in evidenza dal PD è l’affidamento in gestione del museo a un non precisato soggetto giudico associativo i cui membri però devono essersi formati a un corso organizzato (nel 2021, cioè pochi giorni fa!) anche dalla stessa associazione presieduta da chi andrà a fare il direttore a vita del Museo.
“Nulla di personale contro la professoressa – conclude la nota – non ce ne voglia: conoscendo le sue capacità intellettive e culturali siamo convinti che apprezzerà il fatto che una forza politica di opposizione abbia il dovere di denunciare pubblicamente una gestione feudale della cosa pubblica”

Consiglieri d’Opposizione: interrogazione urgente e richiesta di annullamento della delibera

Interrogazione urgente dell’opposizione sulla nomina “a vita” di Grazia Dormiente a direttore scientifico del Museo oggi comunale. “Tenuto conto – si legge nella nota – che accettando una apposita condizione, il detto incarico non ha un mero valore onorifico, in quanto il Direttore ha il potere di nominare un comitato scientifico, peraltro “a proprio insindacabile giudizio” e, quindi, in mancanza di alcun criterio, con cui l’Amministrazione concorda il programma annuale delle iniziative;

Rilevato, infine, che, ad ulteriore accettazione delle condizioni di devoluzione, la gestione della Museo sarà affidata a soggetti tra i cui componenti siano presenti persone che abbiano acquisito un “attestato di frequenza al corso di formazione” organizzato dal Comune di Modica e dall’Associazione “S.A. Guastella”.

Ritenuto – prosegue la nota della minoranza consiliare – che l’affidamento di incarichi di direzione di Enti in alcun modo dipendenti dall’Amministrazione può essere conferito solo previo esperimento di apposita procedura di selezione comparativa e che nessun incarico conferito dalla P.A. può peraltro avere espresso carattere vitalizio; che l’affidamento della gestione del Museo deve essere effettuata mediante procedura ad evidenza pubblica e che non può essere previsto come requisito preferenziale la partecipazione ad un corso organizzato anche da un ente pubblico se lo stesso non è stato preceduto da una adeguata, formale e trasparente pubblicità, elemento che, da informazioni sommariamente assunte, sembrerebbe non esserci nel caso specifico; che, comunque, ogni scelta sulle modalità di gestione di un servizio è di competenza del Consiglio Comunale;

Considerato, infine, che con l’accettazione delle predette condizioni il Comune di Modica appare avere conferito un incarico pubblico ad un privato quasi a titolo di corrispettivo del trasferimento in proprio favore del compendio museale e ritenuta, quindi, l’assoluta illegittimità di quanto accaduto, chiediamo che la delibera sia annullata o, comunque, revocata e che l’argomento – conclude la nota – venga sottoposto all’attenzione del Consiglio Comunale”.

Associazione S.A.Guastella, Palazzo dei Mercedari

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