Spazzatura: il candidato a sindaco Antonello Buscema dice la sua

Nel drammatico momento che la nostra città sta vivendo e che è sotto gli occhi di tutti, la cosa davvero inconcepibile non è che la fotografia di Modica sia quella dei cassonetti traboccanti di rifiuti, ma che un candidato a Sindaco, esponente di una classe dirigente che ha amministrato per anni, si permetta di imputare tutte le colpe alla ditta che -a suo dire- si rifiuterebbe di pagare i suoi dipendenti.

Ciò che è davvero inconcepibile, al punto da costituire un’offesa insopportabile alla dignità di questi lavoratori e alla intelligenza della cittadinanza, è che questo stesso candidato giudichi ingiustificabile la decisione dell’impresa di non anticipare per l’ennesima volta gli stipendi ai dipendenti, per quello che ritiene essere un “leggero ritardo” nell’erogazione dei pagamenti da parte del Comune. Lui e il suo partito evidentemente dimenticano che il “leggero ritardo” si sostanzia in mesi e mesi di mancati pagamenti e di anticipazioni da parte della ditta, per un debito che si attesta indicativamente oltre i 3 milioni di euro (tenuto conto che la fattura mensile ammonta a circa 360 mila euro al mese, è evidente che la ditta li ha anticipati per almeno otto mesi).

Ma ancor più inconcepibile risulta leggere che, mentre i lavoratori soffrono e sono costretti ad occupare notte e giorno l’aula consiliare affinché qualcuno si accorga del dramma che stanno vivendo, mentre la città tutta soffre per i rifiuti che si accumulano in ogni angolo, l’unica preoccupazione di chi ha amministrato fino ad oggi è quella di prendere come primo impegno con la città la revoca dell’appalto alla ditta qualora non riprenda immediatamente il servizio. Questa minaccia è la migliore dimostrazione, qualora ancora ce ne fosse bisogno, di come la classe dirigente che è l’unica responsabile di questo disastro non sia capace di ammettere con onestà le proprie colpe e oltre tutto continui a restare sorda al grido di dolore della città, quasi come se la protesta oggi in atto fosse null’altro che un capriccio.

Allora oggi solo una cosa coscienziosa e responsabile si può fare nei confronti di questi  lavoratori e di questa città, possiamo solo chiedere al Commissario Straordinario e al Prefetto di farsi carico, in questa difficile circostanza, di fare il possibile per fronteggiare l’emergenza e prendere come primo vero impegno per la prossima amministrazione una seria opera di risanamento finanziario che abbia come primo obiettivo il rispetto dei diritti dei lavoratori e la garanzia per i cittadini dell’efficiente funzionamento dei servizi.

Antonello Buscema, Giovanni Bologna commissario straordinario, Giovanni Scucces

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