Tromba d’aria 2021 nel ragusano: possibile chiedere risarcimenti, ma è lotta per i “meriti”

E’ possibile presentare le domande per ottenere i ristori relativi alla tromba d’aria che nel novembre del 2021 colpì tutta la provincia di Ragusa e in particolare il territorio modicano dove si registrarono ingenti danni e perfino una vittima.

Gli aventi diritto, privati e aziende, avranno 40 giorni di tempo dalla pubblicazione della direttiva della Protezione Civile sulla Gazzetta Ufficiale della Regione Sicilia per presentare la domanda.

Le aziende potranno chiedere un contributo per un massimo di 400 mila euro, mentre il tetto per i privati è di 150 mila euro. Si parla di cifre a fondo perduto che possono coprire un massimo dell’80% dei costi di ricostruzione.

Le domande verranno presentate presso il Comune sul cui sito web si potrà trovare l’apposita modulistica. Una volta ottenuto il finanziamento, le opere di recupero dovranno essere completate entro 90 giorni. Lo stanziamento della Regione è molto importante perché corrisponde al 2% del totale dei trasferimenti agli Enti Locali, una cifra assolutamente considerevole che consentirà a tante aziende e privati cittadini di rientrare totalmente o in gran parte dei danni subiti e delle conseguenti spese per ripristinare lo stato dei luoghi.

A dare notizia sulla possibilità di presentare domanda è stato l’onorevole Abbate che è intervenuto per evidenziale come per la prima volta verranno pagati anche beni mobili come auto e mezzi di lavoro e sempre per la prima volta si va in deroga alle norme nazionali con conseguente aumento delle cifre stanziate.

Un intervento, quello di Abbate, che non è piaciuto affatto all’onorevole Nello Dipasquale che lo accusa di appropriarsi di meriti non suoi.

“Ormai abbiamo capito l’andazzo – scrive in una nota il rappresentante del PD a Palazzo dei Normanni – è sempre tutto merito dell’onorevole Abbate, facciamocene una ragione per i restanti quattro anni e mezzo di legislatura. Pure quando non c’entra niente.

Abbate fa riferimento al proprio impegno per ottenere queste risorse, peccato, però – spiega Dipasquale – che nella parte della Finanziaria regionale in cui si prevedevano tali somme si erano dimenticati di inserire diversi Comuni colpiti dal maltempo in quel periodo (Chiaramonte Gulfi, Giarratana, Monterosso Almo, Acate, Ispica, Scicli e Vittoria) ed è stato necessario un mio emendamento per ampliare la platea dei Comuni aventi diritto”. Dipasquale si dice dispiaciuto di essere costretto a polemizzare con alcuni colleghi, ma – conclude Dipasquale – alcuni strafalcioni non possono passare in cavalleria”.

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