Ragusa – L’Aci S. Antonio è in pieno caos e domani non si presenterà allo stadio “Aldo Campo” di contrada Selvaggio, dove era in programma la gara contro il Ragusa di Filippo Raciti.
Gara vinta a tavolino per le “aquile azzurre” e regolarità del campionato che vacilla ancora di più.
Filippo Raciti non può far altro che fare buon viso a cattivo gioco e programmare una seduta di allenamento per non far perdere il ritmo ai suoi atleti.
Una domanda tuttavia nasce spontanea: come si possono risolvere questi problemi che rischiano di vanificare gli sforzi delle società che hanno investito sul calcio dilettantistico e si ritrovano a far fronte a una situazione che fa venir meno la regolarità del massimo campionato regionale di calcio?.
Bisognerebbe che la Lega faccia la sua parte e magari vigilare maggiormente su alcune società al momento dell’iscrizione ai campionati.
Nel girone B di Eccellenza, infatti, oltre all’Aci S. Antonio ci sono altre squadre che hanno serie difficoltà e sono a rischio, e se è vero che prevenire è meglio che curare chi meglio del massimo esponente regionale può dare la ricetta giusta per fare in modo che il movimento calcistico dilettantistico siciliano perda di credibilità?