Santa Croce 1
Enna 5
Marcatori: pt 15′ Sessa, 25′ Veneroso, 33′ Bellassai, st 7′ Cocimano, 11′ Cocimano (rigore), 33′ Randis
Santa Croce – Largo successo della capolista Enna che al “Kennedy” s’impone con una “manita” sul Santa Croce di mister Di Salvo che incassa la nona sconfitta consecutiva, da stasera è ultimo in classifica e vede la luce in fondo al tunnel sempre più lontana.
Non era certo oggi che il “Cigno” doveva provare a conquistare punti contro la prima della classe, ma la pochezza in fase offensiva e la fragilità difensiva accusata dai biancoazzurri fa vedere il futuro sempre più nebuloso e difficile.
All’Enna è bastato alzare i ritmi del gioco per mettere a nudo le lacune dei locali e per i gialloverdi è stato fin troppo facile portare a casa i tre punti che li confermano i primi della classe del girone B di Eccellenza.
Ai ragazzi di mister Campanella, bastano pochi minuti per studiare i tanti punti deboli dei padroni di casa e al 15′ passano in vantaggio con un gol di Sessa.
Al 25′ arriva il raddoppio con un calcio di punizione dal limite di Veneroso che manda la palla all’angolino alto alla destra del portiere camerinense.
L’Enna tira il fiato e il Santa Croce ne approfitta e accorcia le distanze al 33′ con una rete di Bellassai.
I biancoazzurri provano a creare qualche pericolo, ma l’arcigna difesa ospite chiude ogni varco fino al riposo.
Nel secondo tempo la capolista fa subito la voce grossa e in 11′ mette in cassaforte i tre punti.
Al 7′, infatti, Cocimano trova il gol dell’1 – 3.
Lo stesso bomber gialloverde 4′ più tardi cala il poker realizzando un calcio di rigore (nella foto) assegnato dal direttore di gara per un fallo in area biancoazzurra che vale la sua doppietta personale e l’1 – 4 per la sua squadra.
La grandinata di reti è completata al 33′ da Randis che trova la gloria personale e fissa il punteggio sul 5 – 1 per la capolista.
Per il Santa Croce è sempre più buio, la squadra non riesce a reggere l’impatto con la categoria e se non si trovano immediatamente delle soluzioni il cammino verso la salvezza si fa sempre più spinoso e in salita.