Diversi lavoratori iblei aderenti alla FISASCAT CISL hanno preso parte allo sciopero generale del 22 dicembre per il comparto del terziario a Palermo.
In migliaia hanno preso parte, questa mattina a Palermo, allo sciopero generale proclamato dai sindacati nazionali di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs per chiedere a gran voce il rinnovo dei contratti del terziario fermi al palo da tre anni e che non vedono ancora insorgere alcuno spiraglio migliorativo.
A Palermo oltre 150 i lavoratori iscritti alla Fisascat Cisl di Ragusa e Siracusa che, appartenenti al settore terziario, si sono recati nel capoluogo siciliano per sollecitare un avanzamento del confronto, denunciare il silenzio delle istituzioni e ricordare a tutti l’insostenibile situazione in cui versano i salari colpiti dall’inflazione nonostante una ripresa e un aumento del fatturato.
Uno sciopero oggetto di non poche critiche, perché a ridosso delle festività natalizie, soprattutto perché il settore terziario è tassello importante di queste feste. Ad alcuni lavoratori è stato impedito anche di prendere parte alla manifestazione.
“Hanno usato tutti i mezzi per poter evitare che questi lavoratori aderissero allo sciopero cambiando i turni di lavoro fino all’ultimo – sottolineano Teresa Pintacorona, segretaria generale della Fisascat Cisl e Salvatore Scannavino, segretario territoriale Fisascat Csil Ragusa e Siracusa – nonostante le diffide fatte dai sindacati, alcuni imprenditori hanno continuato ad inviare note ai lavoratori raccontando una versione distorta della realtà. Noi vogliamo pari dignità e che la stessa possa essere per tutti i lavoratori e le lavoratrici fonte di benessere”.
Gli organizzatori si dicono soddisfati della grande partecipazione per far capire l’urgenza e la necessità del rinnovo dei contratti. I sindacati annunciano che non si fermeranno se non arrivano risposte significative per i milioni di lavoratori impegnati nel settore del terziario e del turismo.