La decisione del Governo di sopprimere il reddito di cittadinanza a settori consistenti di soggetti fragili, non può essere accettata nel merito e nel metodo. A pensarla così è il sindaco di Pozzallo Roberto Ammatuna.
“Nel merito perché gli abusi, che pur ci sono stati, non possono e non debbono giustificare operazioni così crudeli e poi perché non si può assolutamente generalizzare su un tema così delicato.
Nel metodo perché la comunicazione di soppressione, mediante l’SMS, è di una drammaticità e una disumanità inaccettabile.
L’altro aspetto assolutamente censurabile è quello di scaricare sui Comuni le inevitabili difficoltà di interi fasce di popolazione che si apprestano a vivere momenti di grande difficoltà”.
A denunciare pubblicamente la sua preoccupazione è il primo cittadino del Comune marinaro che giudica inaccettabile anche l’invito del Governo di rivolgersi ai Servizi Sociali dei Comuni, quando questi ultimi, non solo non hanno contezza dei numeri e delle comunicazioni inviate dall’Inps, ma non hanno assolutamente la possibilità economica di potere intervenire.
Si corre il rischio di gravi disordini e di rompere un equilibrio istituzionale che è la base e l’essenza vera della democrazia.
“Si apra subito nel paese un momento di riflessione che deve avere come obiettivo quello di affrontare la crescente situazione di disagio economico e sociale.
Ecco perché tutte le Istituzioni debbono essere messe in condizione di affrontare il problema della povertà in modo umano ed equilibrato” conclude Ammatuna.