Il Domani Ibleo e Dialogo hanno esercitato il “diritto di cronaca e di critica”. Il giudice archivia la querela Abbate/Gal

Stesso provvedimento per la pagina di satira “Ignazio Indica Cose”
Vi ricorderete certamente che qualche settimana fa è venuta fuori la notizia che il nostro direttore Gianni Contino insieme al collega Paolo Oddo e Giovanni Antoci del Dialogo erano stati querelati dall’ex sindaco di Modica, oggi onorevole Ignazio Abbate, in qualità di Presidente del Gal Terra Barocca perché erano stati pubblicati alcuni articoli che a suo dire ledevano la sua reputazione.
Ebbene qualche giorno fa è arrivata la notizia che la querela è stata archiviata perché come si legge nelle osservazioni del Sostituto Procuratore della Repubblica dott.ssa Martina dell’Amico: “Gli articoli pubblicati nelle due riviste online costituiscono espressione dei diritti costituzionalmente garantiti di cronaca e di critica tenuto conto che tali argomenti di indubbio interesse per la collettività, non sembrano travalicare i limiti della continenza ed i fatti narrati risultano corrispondenti al vero”.
Non solo aggiunge che “il diritto di critica consente anche il ricorso ai toni aspri e duri tanto più ammissibili in considerazione della particolare posizione rivestita dai soggetti criticati”.
Insomma in parole povere non solo è stata detta la verità ma i cittadini hanno diritto di conoscere la verità e chi scrive ha anche il diritto di criticare gli amministratori di fronte a fatti che si commentano da soli: Quali?
Adesso vi rinfreschiamo la memoria ricostruendo i fatti e riportando quanto scritto nelle osservazioni del Sostituto Procuratore.
Gli articoli in questione riportavano la notizia che il Gal Terra Barocca, aveva elargito un finanziamento a fondo perduto alla VTM S.R.L società costituita due mesi prima della pubblicazione del bando e avente la stessa sede legale della RTM S.r.l, storica emittente modicana, precisando inoltre che le compagini delle due società appartenevano alle stesse famiglie. Ed in particolare la VTM era costitutita da Maria Scivoletto, moglie di Saro Cannizzarro, Comandante della Polizia Municipale di Modica e cognata di Giovanni Cannizzaro Capo di Gabinetto del Sindaco di Modica, oltre che dal nipote Samuele Cannizzaro all’epoca, consulente alle politiche giovanili del Comune di Modica che intanto oggi ha fatto carriera visto che è diventato consigliere comunale e adesso ambisce a diventare assessore. Infine da Giuseppe Ragona addetto stampa del Sindaco di Modica.
Mentre i due fratelli Cannizzaro erano collaboratori della RTM. In particolare poi nel nostro articolo che potete leggere qui sotto per intero
https://www.ildomanibleo.com/2021/05/25/10-downing-street-londra-no-76-via-carlo-papa-modica/
il direttore aveva aggiunto “che i sindaci degli altri comuni consorziati avevano con il loro silenzio dimostrato di essere d’accordo con quanto accaduto e si chiedeva cosa avessero di meno i comandanti dei vigili urbani degli altri comuni piuttosto che i capi di gabinetto per non aver beneficiato di tanta fortuna mentre il collega del Dialogo metteva, in evidenza, che c’era conflitto di interessi.
Per fortuna c’è ancora chi consente a noi giornalisti di svolgere il nostro lavoro a differenza di chi pur avendo palesemente torto si permette di mettere in dubbio la serietà di chi svolge il proprio lavoro in un clima difficile come quello che c’è a Modica ormai da qualche anno e che i modicani hanno liberamente scelto di perpetuare.
Un clima dove tutto è possibile, dove alcune persone vengono privilegiate rispetto ad altre non per meriti ma per motivazioni che prima o poi qualcuno dovrà spiegare se non a noi a chi deciderà di capire meglio come funzionano le cose al Comune di Modica.
Nello stesso provvedimento di denuncia e conseguente archiviazione è stata coinvoilta anche la pagina satirica “Ignazio Indica Cose”, che forse era l’obiettivo principale dell’azione legale promossa da Ignazio Abbate. Una satira tagliente ed intelligente, a volte capace di scuotere il Palazzo, ma al contempo, come la satira geneuina, a metere in ridicolo, sempre nei toni garbati, amministratori ed esponenti politici.
Ebbene, se l’intento era quello di chiudere la bocca anche alla satira, chi ha promosso l’azione legale vi è riuscito. “Ignazio Indica Cose”, è uscito dai radar, con buona pace di molti. Per gli autori della pagina rimane una soddisfazione, come scrive il Pm nell’archiviazione: la Polizia Postale non è riuscita a risalire agli autori.
Intanto, noi de “Il Domani Ibleo” ci riteniamo soddisfatti per la decisione del giudice e confidiamo nella giustizia affinchè possa sempre tutelare e rispettare il lavoro di chi cerca solo di raccontare la verità dei fatti ma come diceva una famosa canzone:”la verità ti fa male lo so…”
Dialogo, Gal Terra Barocca, ignazio abbate, Ignazio Indica Cose, Martina dell’Amico, RTM S.r.l
Giovanni
Bravi e sempre Grazie, un piacere leggervi.
La Procura dovrebbe attenziona re meglio questi giochetti.
Una domanda, qual è stata la ragione della costituzione della società VTM due mesi prima che vincesse il bando?
Piergiorgio Barone
La VERITÀ ci rende liberi. Forza! Continuate, continuiamo a rimanere voce critica in questo stagno e acquitrino di politica modicana in cui sguazzano persone interessate solo al bene privato e non pubblico, sociale, solidale. Tiriamo pietre