Economia

Superbonus, stop cessione credito, un guaio. Firrincieli (Ance): “Sfumata la soluzione, imprese a rischio e non solo”

Svanite le promesse della Regione che voleva sostituirsi allo Stato centrale

È ufficiale, il Governo ha bloccato l’acquisto dei crediti da parte degli enti pubblici. Spunta anche questa novità nel decreto in materia di crediti fiscali che il governo ha approvato nel Consiglio dei ministri e già approdato all’esame della Camera dopo la pubblicazione lampo sulla Gazzetta Ufficiale.

A dimostrazione che quando le cose si vogliono fare si fanno e anche velocemente visto che nel giro di poche ore il decreto è stato approvato e pubblicato.

Ma cosa vuol dire concretamente? Ce lo spiega il Presidente di il Presidente di Ance Ragusa, Giorgio Firrincieli: “Con questa decisione sfuma l’ulteriore possibilità di risolvere quella che è una vera e propria emergenza sociale ed economica”.

Firrincieli rilancia così l’allarme di ANCE nazionale che aveva puntato molto su questa opportunità data dal Governo e che invece muore sul nascere. “La cosa davvero grave, aggiunge Firrincieli, è che in questo modo non c’è soluzione per il risolvere il problema del pregresso e questo significa solo una cosa che migliaia di imprese rimarranno definitivamente senza liquidità e i cantieri si fermeranno del tutto con gravi conseguenze per la famiglie!”

Giorgio Firrincieli

Eppure, solo poche ore prima si era chiuso l’accordo con la Regione Sicilia e i deputati regionali avevano fatto a gara ad annunciare questa notizia per prendersi il merito. In primis il deputato di Fratelli d’Italia, Giorgio Assenza il quale aveva dichiarato  di avere presentato un disegno di legge per farsi che la regione acquistasse i crediti fiscali relativi a bonus edilizi (superbonus 110% e 90%, sisma bonus) con l’obiettivo di “consentire alle imprese siciliane che versano in una grave crisi di liquidità di poter continuare ad operare salvaguardando i livelli occupazionali. Non solo, aveva sottolineato l’on Assenza, grazie alla compensazione fiscale effettuata dalla Regione si potrà consentire a migliaia di siciliani di effettuare la riqualificazione energetica delle proprie abitazioni”.

A seguire l’on Ignazio Abbate che aveva subito fatto un comunicato per dire di aver trovato la soluzione a tutti i problemi annunciando che nei prossimi giorni sarebbe stata sua cura “comunicare le modalità di adesione al provvedimento”. Peccato che adesso dovrà fare un comunicato per dire che non se ne fa più niente ma non siamo certi che accadrà.

A questo punto ci chiediamo: perché i rappresentanti del Governo Nazionale non hanno comunicato a quelli del Governo Regionale che avevano intenzione di far saltare tutto evitando loro di fare una cattiva figura? Sembra quasi di rivivere il celebre racconto dell’Odissea dove Penelope durante il giorno, sotto gli occhi di tutti, tesseva la tela, e la notte, segretamente, la disfaceva. Ed in effetti quello che stanno vivendo le imprese è una vera e propria Odissea .

Non vogliamo pensare, dichiara il Presidente di Ance Ragusa, che il Governo pensi di recuperare in questo modo liquidità perché i crediti che non vengono recuperati vanno a finire nelle casse dello Stato. È solo un’illusione perché presto se così fosse dovrà fare i conti con la chiusura di migliaia di imprese che hanno resistito fino ad oggi sperando in un intervento del Governo e che invece adesso saranno costrette a chiudere e licenziare, e questo inevitabilmente ricadrà sul governo stesso”.

Insomma una situazione davvero complessa e difficile da risolvere.

A breve, conclude il Presidente Firrincieli, ci sarà un incontro a livello nazionale per capire quali azioni intraprendere per dare voce a questo disagio che ci tocca da vicino. Perché non siamo solo rappresentanti delle imprese siamo noi stessi titolari di imprese che stanno subendo in prima persona le conseguenze di queste azioni ed è necessario dare voce a questo disagio e sperare che non accada l’irreparabile

Published by
Mariacarmela Torchi