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A Pozzallo nessuna vittima dello sbarco, forse gettate in mare le sei persone morte di stenti

Saranno gli inquirenti a cercare di capire che fine abbiano fatto i sei rifugiati siriani, tra cui tre bambini di 1, 2 e 12 anni morti molto probabilmente di fame e di sete, durante la lunga traversata in mare.

A denunciare la tragedia è stata l’Unhcr che ha soccorso i parenti delle vittime, alcune delle quali sono sopravvissute ad un viaggio drammatico di diversi giorni e che farebbero parte del gruppo di 26 persone sbarcate oggi a Pozzallo da una nave della Guardia Costiera italiana dopo essere state soccorse vicino all’isola di Malta.

Oltre a tre bambini sarebbero morti anche tre adulti, tra cui la nonna e la madre di bambini sopravvissuti alla traversata..
“E’ inaccettabile assistere a questa terribile disumanità”, commenta il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna”.

Per i 26 migranti sbarcati oggi a Pozzallo per fortuna non è stato necessario nessun ricovero, una donna è stata portata in ospedale per una lussazione della spalla dovuta a caduta accidentale, mentre altri avevano delle scottature dovute al forte sole di questi giorni.

Dopo i controlli medici di routine e il tampone covid risultato per tutti negativo, i migranti sono stati portati all’hot spot per essere ascoltati dagli inquirenti che avranno il compito di capire come siano andati i fatti denunciati dall’Unhcr.

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Cinzia Vernuccio