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L’infermiere comisano Daniele Corallo salva la vita a un giovane aggredito a colpi di bottiglia a Piacenza

Da piccolo sognava di fare il poliziotto seguendo le orme del padre, ma crescendo ha capito che non si sarebbe realizzato come voleva e ha intrapreso gli studi infermieristici.

Stiamo parlando di Daniele Corallo (nella foto), il giovane ventiduenne che lavora a Piacenza alla casa di cura, salito agli onori delle cronache dopo aver salvato la vita a un giovane che era rimasto a terra insanguinato dopo essere stato aggredito a colpi di bottiglia.

Daniele stava rientrando a casa, quando ha visto il giovane a terra e, senza pensarci su due volte è intervenuto mettendo a frutto la sua esperienza maturata durante il tirocinio nel Reparto di Medicina d’Urgenza all’ospedale di Piacenza.

Daniele senza farsi prendere dal panico e con estrema lucidità, dopo essersi accertato che la vittima non avesse subito ferite all’addome e al torso, ha tamponato con la sua maglietta la profonda ferita che il giovane a terra insanguinato aveva riportato dopo l’aggressione e poi ha cercato di fermare l’emorragia. Nel frattempo sono stati allertati i soccorsi e in pochissimo tempo sono arrivate sul posto l’ambulanza e le Forze dell’Ordine.

Per questo gesto di grande altruismo Daniele Corallo, che forse ha contribuito a salvare la vita alla giovane vittima dell’aggressione, ha ricevuto un encomio pubblico da parte dell‘USL di Piacenza e dal sindaco della città emiliana Katia Tarasconi.

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Redazione