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Modica: 65 anni fa, il tragico incidente al Giro di Sicilia. Il rogo della Maserati di Gigi Olivari

Sessantaciinque anni fa, proprio il 14 aprile del 1957, il Giro di Sicilia, fu funestato proprio a Modica, alla fine del rettilineo della Michelica, da un pauroso incidente stradale. La vittima, un grande pilota, emiliano d’origine ma Sardo di adozione: Gigi Olivari.

Correva su Maserati con il numero 333 (significa che era partito da Palermo, da Piazza Politeama, alle 3,33 della notte precedente). Un percorso difficile, tortuoso, pieno di insidie. Aveva superato i controlli orari e si era fermato a Ragusa per fare rifornimento, il pieno di benzina alla sua macchine, una delle più competitive di quella edizione.

Era transitato a tutta, dal Corso Umberto di Modica, forte della sua bravura alla guida e profondo conoscitore del percorso.

Poi la tragedia, qualche chilometro dopo, davanti ad una folla che assiepava il ciglio della strada, il rettilineo della Michelica, poco prima di Beneventano. Forse un guasto al motore, un effetto ottico, la velocità elevata, le cause mai accertate dell’incidente e del rogo della Maserati dove rimase imprigionato il grande pilota. Con i soccorsi che ritardavano e i Vigili del Fuoco dovevano arrivare da Ragusa. Una tragedia.

In quel momento, il mondo automobilistico delle competizioni aveva perso, un grande pilota, era finto definitivamente il Giro di Sicilia. Rimaneva la tristezza ed il rimpianto.

La Maserati di Gigi Olivari al controllo orario

Ma Modica non ha mai dimenticato il pilota Gigi Olivari e lo ha ricordato con una stele, proprio in prossimità del luogo dell’incidente, ma anche l’intitolazione di una via e le manifestazioni di affetto per questa pilota non si sono mai sopite.

Il rogo della Maserati

Grazie al Club Fiat 500 Vittorio Brambilla che ha avuto affidato il monumento con la stele, oggi, come ogni anno, è tutto pronto per non dimenticare. Gigi Olivari vive ancora nel ricordo dei modicani e lo sarà per sempre-

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Gianni Contino