Cronaca

Da Scicli a Capo Verde, si torna a parlare della vicenda giudiziaria di Silvio Galizia

A distanza di qualche anno dalla vicenda giudiziaria che lo coinvolse, si è tornato a parlare in queste ore di Silvio Galizia, 54 anni,  ex consigliere provinciale e comunale di Scicli, condannato a 4 anni e otto mesi di reclusione per violenza sessuale su una bimba di 10 anni.

In effetti di Galizia si parla già nel consuntivo del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, Direzione Centrale della Polizia Criminale, Servizio per la Cooperazione Internazionale e pubblicato dal Ministero dell’Interno a novembre del 2021. Il suo nome compare sull’elenco dei latitanti arrestati, alla voce “delitti sessuali”. Galizia è stato rintracciato a Capo Verde, uno stato insulare dell’Africa occidentale, ed estradato in Italia per scontare in carcere la sua condanna.

Galizia, lo ricordiamo, fu interdetto in perpetuo dai pubblici uffici e condannato al risarcimento dei danni in favore delle parti civili e ad una immediata provvisionale di 30mila euro sempre per la parte civile.

Secondo quanto emerso in dibattimento, Galizia avrebbe approfittato della momentanea distrazione di una coppia di amici, con i quali stava facendo una gita in barca, per mostrare le sue attenzioni sulla loro figlia, che sul momento non ebbe il coraggio di raccontare nulla. 

Tempo dopo, la polizia tenne casualmente una lezione, nella scuola della bambina, sulla pedopornografia e i pericoli su internet. Fu in quella occasione che la bimba trovò il coraggio di raccontare l’episodio di cui era stata vittima. La bimba confessò che mentre i suoi genitori facevano un bagno in mare, Galizia le avrebbe mostrato attenzioni morbose a bordo della barca.

Galizia, imprenditore, capogruppo del PdL alla ex Provincia regionale di Ragusa, esponente di Forza Italia e dell’Mpa ha sempre negato ogni addebito. Dopo il giudizio in Cassazione  confidò ai suoi legali di non potere accettare una pena per un reato che non aveva mai commesso e da lì sarebbe poi fuggito rendendosi latitante.

Questo sicuramente non gli permetterà adesso di godere di alcun beneficio e dunque dopo l’estradizioone in Italia starà scontando in carcere la sua condanna.

I suoi legali hanno sempre evidenziato contraddizioni e pregiudizi, mai tenuti in giusta considerazione, ma il parere dei giudici è stato inamovibile.

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Cinzia Vernuccio