Cronaca

Vittoria, rissa in ospedale, 3 sanitari feriti da parenti di una malata

VITTORIA, 23 OTT – Violenta rissa ieri sera al Pronto Soccorso dell’ospedale di Vittoria. Due persone, di nazionalità romena, avevano accompagnato al Pronto Soccorso una parente chiedendo di prestare delle cure per un improvviso aggravamento delle sue condizioni di salute.

I due avrebbero preteso delle cure immediate e non avrebbero accettato i tempi di attesa. Per questo, hanno inveito contro il personale del Pronto Soccorso ed hanno aggredito due infermieri ed un operatore sanitario.


Tre persone sono rimaste ferite: un infermiere è stato ricoverato in ospedale con fratture alle costole. Per lui, una prognosi di 25 giorni.

Altri due suoi colleghi, anch’essi aggrediti dai due familiari della donna, guariranno in 15 giorni.

I due romeni hanno anche scaraventato a terra le sedie della sala di attesa del Pronto Soccorso. A riportare la calma sono stati carabinieri di Vittoria, intervenuti insieme alla Polizia. Il compagno della donna, un romeno di 43 anni, è stato denunciato per minacce e lesioni aggravate a pubblico ufficiale.


Lo stesso è accaduto per il figlio quindicenne della donna. Di lui si occuperà il tribunale dei Minori di Catania.

A Vittoria sono arrivati anche il direttore generale dell’Asp, Angelo Aliquò e i suoi collaboratori.

Intanto si registrano le prime reazioni. Il presidente del movimento politico Sviluppo Ibleo, Andrea La Rosa, che è anche responsabile provinciale Enti locali della Lega Ragusa, in una nota ha dichiarato: “Spero e mi auguro che le forze dell’ordine assicurino alla giustizia i responsabili di questa vile aggressione”. “Non è possibile registrare episodi del genere ed è impossibile che gli operatori sanitari, che compiono importanti sacrifici, debbano subire atti così violenti. Chiediamo ai vertici dell’Asp, nel rispetto dello svolgimento del lavoro di questo personale e a tutela della nostra salute, di adottare le opportune contromisure per evitare che in futuro possano ripetersi altri episodi del genere”.

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Redazione