Modica, furia iconoclasta duo Monisteri-Abbate: stracciata incompiuta di valore architettonico

E’ la storia assurda che ci segnala l’ex sindaco di Modica Concetto Scivoletto. Peggio dei talebani: si trasforma il Centro Civico Polivalente per Anziani, in asilo nido, affidando incarichi a destra e a manca, senza mai consultare il progettista principale.

Forse non tutti i Modicani sanno che esiste nella nostra Città, al quartiere Sorda, in un un’area compresa fra l’ex Palazzo Azasi e l’exTribunale di Modica, un’opera pubblica importante, finanziata dalla Regione Siciliana, già realizzata all’incirca al’80% : mancano, purtroppo, da circa 15 anni, soltanto l’allacciamento alla rete fognaria e la sistemazione dell’area esterna, oltre che l’arredamento.


Una classica incompiuta per la quale si sono già spesi – fra lavori e oneri vari – circa un milione e duecentomila euro.


Si tratta del CENTRO CIVICO POLIVALENTE PER ANZIANI, opera progettata e strutturalmente realizzata come centro di socializzazione non solo per gli anziani, ma per tutti i cittadini.


Un’opera che riveste un duplice valore: innanzitutto sociale perché collocata in un quartiere, come la Sorda, mostruosamente cementificato e congestionato, dove manca qualsiasi spazio di aggregazione e d’incontro non solo per gli anziani – che rappresentano la quota crescente della popolazione- ma per tutti i cittadini della nuova zona di espansione di Modica.
Purtroppo, ancora oggi, il quartiere Sorda non ha una sua vivibilità, una sua qualità della vita, una sua dimensione umana e sociale.
Sarebbe già tanto completare questa struttura sociale, ma non è tutto.

Un’opera di grande valore achiettonico


Quest’opera è stata progettata e costruita sotto la direzione di un nostro illustre concittadino: l’architetto Emanuele Fidone, docente di Progettazione architettonica dell’Universita di Catania, sede di Siracusa. Ha avuto riconoscimenti nazionali e internazionali, come dimostrano alcuni dati essenziali che mi piace sottolineare.
L’opera è stata pubblicata dalle più importanti riviste di architettura: Casabella, Domus e Lotus.
Il progetto è stato premiato nel 2009 con menzione d’onore “Medaglia d’oro dell’architettura italiana” (Triennale di Milano); è stato esposto, oltre che in Italia – Milano, Parma e altre Città- anche a Londra e Singapore; è stato addirittura inserito nel “Censimento delle architetture italiane dal 1945 ad oggi” a cura del Ministero della Cultura – Direzione Generale Creatività Contemporanea.

Come si può leggere cliccando su questa scheda
Sono sicuro che una qualunque Ammirazione comunale, di un qualsiasi Comune italiano, avrebbe fatto di tutto per completare questo gioiello di architettura, aggiungendo al valore sociale e architettonico, il valore di unico attrattore turistico-culturale in una parte della Città, ove, a parte alcune ville signorili sopravvissute allo scempio edilizio, non c’è nulla da vedere o da visitare.
Ebbene, negli ultimi dodici anni -da Abbate a Monisteri- questa struttura ha subito un destino sconcertante.


ATTO PRIMO
Per circa circa sette anni il Centro Civico polivalente per Anziani è stato abbandonato e persino vandalizzato.
il 20 luglio del 2020, dopo ben sette anni di amministrazione del sindaco Abbate, viene conferito – non al progettista originario , Emanuele Fidone- ma all’Ing. Nadia Pediglieri l’incarico di redigere, per un importo netto di € 11.815,00, lo studio di fattibilità tecnico economica dei lavori di “Completamento del Centro diurno per anziani nel quartiere Sorda mediante interventi negli spazi esterni, la realizzazione di impiantistica, la fornitura di arredamento, per un importo complessivo del progetto di € 813.000,00 (da finanziare con Fondi FESR Sicilia- Agenda Urbana).


Da quella data, nessuna informazione è stata più fornita dall’Amministrazione comunale alla Città in merito a questo studio di fattibilità. Per non parlare del finanziamento dei lavori di completamento, prima abbondantemente propagandati.
ATTO SECONDO
Con Verbale del 5 agosto 2024 l’Amministrazione Monisteri conferisce all’architetto Letizia Rolli l’affidamento dell’incarico di fattibilità tecnico-economica e progettazione esecutiva, direzione lavori, contabilità lavori, coordinamento della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione e certificato di regolare esecuzione per lavori di RICONVERSIONE DI “EDIFICIO ESISTENTE” da destinare ad asilo nido sito nel Piazzale B. Scucces, con il ribasso del 31,07% sull’importo originario di euro 139.102,76 (Fondi PNRR, ovvero Fondi nazionali).


FACIAMO UNA SINTESI
Il sindaco Abbate, dopo ben sette anni di amministrazione, solo perché incalzato dalle critiche di “100 Passi per Modica”, si ricorda dell’esistenza, nel quartiere Sorda, del Centro Civico Polivalente per Anziani e corre ai ripari stanziando soldi per un cosiddetto studio di fattibilità di un’opera da completare, quasi ultimata e tale rimasta: in sostanza, fumo negli occhi e pratica clientelare.


Il sindaco Monisteri, con un inqualificabile atto di furbizia e insieme di ignoranza, oltre che di scorrettezza sul terreno del metodo e del merito amministrativo, compie due operazioni:
DECLASSA addirittura ad anonimo “edificio esistente” il Centro Civico Polivalente per Anziani, nascondendone subdolamente l’identità e il grandissimo valore sociale, civico e architettonico;
TRASFORMA il Centro Civico Polivalente per Anziani, realizzato con fondi regionali, in un asilo nido finanziato con fondi nazionali (PNRR).


Forse, la Sindaca non sa nemmeno che un Asilo Nido è sottoposto a precisi e rigorosi parametri ministeriali incompatibili con una struttura destinata a Centro Civico Polivalente per Anziani, a meno che non si voglia cancellare totalmente la struttura civica per gli anziani, sventrarne la distribuzione interna degli spazi e dei servizi, distruggendo in modo barbaro un’opera architettonica di pregio nazionale e internazionale.


A questo punto, sono d’obbligo alcune domande.
Come mai la Sindaca non ha pensato quantomeno di consultare -non dico, ovviamente, incaricare- l’architetto Emanuele Fidone, progettista originario e direttore dei lavori realizzati?
È stato chiesto alla Regione, ente finanziatore, l’autorizzazione preventiva per cambiare la destinazione d’uso del Centro Polivalente per Anziani, già realizzato all’80%?
E’ stato informato il Ministero della Pubblica Istruzione, ente finanziatore dell’Asilo Nido, del fatto che la riconversione dell’edificio esistente riguardava il Centro Civico per gli Anziani, finanziato dalla Regione Siciliana, realizzato all’incirca all’80% e inserito dal Ministero della Cultura nel Censimento delle principali opere di architettura dal 1945 ad oggi?


E poi: perché distruggere un Centro Civico per Anziani, quasi ultimato, per “riconvertirlo” in un asilo nido, servizio sociale anch’esso indubbiamente necessario e utile, ma che si poteva benissimo costruire ex novo in una zona densamente popolata come, ad esempio, Treppiedi Nord e Treppiedi Sud?
Non si poteva ristrutturare un’altra struttura già esistente, come l’Asilo nido Antoniano del quartiere Sorda?
Ma secondo voi, Amministratori che a ogni piè sospinto ripetete di amare Modica, non ha forse i titoli, la nostra Città, i requisiti e il diritto per avere sia un Centro Polivalente per Anziani sia gli Asili Nido necessari?


E poi, perché mai dalla sindaca Monisteri non è stata consultata la Città e in particolare i sindacati dei pensionati, a partire dallo SPI CGIL, l’AUSER di Modica e UNITRE MODICA – che per missione e con passione si battono, da anni, per una nuova e superiore qualità della vita degli anziani?


Non so se arriveranno risposte a queste domande. So, per certo, che soltanto una subcultura amministrativa-accattona, rinunciataria e perdente può distruggere e barattare un gioiello sociale e architettonico con un servizio sociale pur necessario e utile da costruire: la Città ha bisogno di un’efficiente rete di servizi da offrire ai suoi Cittadini, da 0 a 100 anni.


So, soltanto, che va fermato con tutti i mezzi democratici e con tutte le nostre forze questo progetto oscurantista e asfittico di distruggere il Centro Civico Polivalente per Anziani, un’opera, come abbiamo tentato di spiegare, di altissimo valore sociale e architettonico che può diventare anche il primo e originale attrattore turistico-culturale del quartiere Sacro Cuore.

Concetto Scivoletto – Ex sindaco di Modica

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Commenti (2)

  • È una grande vergogna! E poi, non si può trasformare una struttura nata per un preciso scopo in un’altra cosa. Non ci sono i parametri. È una follia!

  • Modica merita di più. Facciamo pubblicità a questo progetto e a questa situazione incresciosa e vergognosa.Sono convinta che moltissimi cittadini ignorano l’esistenza di questo progetto, validissimo. È davvero inaccettabile che una città come la nostra sia totalmente priva di spazi di aggregazione sociale e di spazi verdi. Si pensa solo a cementificazione e a svuotare la città storica. Grazie per questo articolo.

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