Pozzallo, emergenza idrica: il sindaco chiede alla Regione di attivare il pozzo Asi 2

Come è noto a Pozzallo, dopo un anno e mezzo di attesa, l’acqua è tornata potabile. Il problema potrebbe ripresentarsi ma l’amministrazione ha già individuato una possibile e definitiva soluzione.
Andiamo per ordine. Il sindaco Roberto Ammatuna, il 25 agosto 2023 aveva emesso un’ordinanza di divieto di utilizzo dell’acqua ai soli fini potabili, anche se veniva consentito l’utilizzo per il lavaggio di frutta, verdura ed alimenti. Perché tutto questo? Perché l’acqua presentava una quantità di cloruri al di sopra della norma. Negli ultimi mesi, infatti, il continuo monitoraggio ha evidenziato una concentrazione di cloruri decrescente o comunque costante. Una quantità eccessiva di cloruri potrebbe provocare fenomeni corrosivi nella rete idrica, che di fatto sono stati esclusi perché attentamente monitorati nei mesi scorsi. Ed infatti sia la Società Iblea Acque sia il successivo parere delle Autorità Sanitarie Provinciali, hanno fatto venire meno l’obbligo della persistenza dell’Ordinanza Sindacale. Non si esclude però che la situazione possa ripetersi perché ovviamente la vicinanza del mare non agevola la situazione. Per questo motivo è stato individuato un pozzo Asi 2 che si trova su territorio di Ispica lontano dalla costa che potrebbe risolvere una volta per tutte questo problema. Il pozzo ha già ottenuto l’idoneità da parte dell’Asp di Ragusa ad essere utilizzato per uso potabile e l’autorizzazione del sindaco di Ispica. Il pozzo, come emerge dalla relazione di Iblea Acque, ha una portata di circa 35 litri di acqua al secondo “indispensabili e sufficienti ad abbassare per miscelazione le concentrazioni di cloruri”. Per poter però utilizzarlo è necessario allacciarlo alla rete elettrica. Questo presuppone una spesa di circa 44 mila euro.
E qui casca l’asino. Perché Iblea Acque dice chiaramente che non può mettere a disposizione tali somme pur sottolineando l’importanza e l’urgenza dell’attivazione di tale pozzo che andrebbe ad eliminare una volta per sempre il problema della presenza di cloruri che di fatto ha costretto i cittadini per un anno intero a non poter fruire dell’acqua potabile.
Il sindaco Roberto Ammatuna ha scritto all’Ingegnere Salvatore Cocina in quanto coordinatore della cabina di regia per l’emergenza idrica istituita dalla Regione Sicilia facendo presente la situazione e chiedendo un intervento risolutivo. Anche perché esiste un fondo regionale per gli interventi di emergenza idrica da cui si potrebbe attingere per risolvere questa situazione. Adesso quindi la palla passa alla Regione.
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Francesco milana
Il problema sono gli spiccioli per la condotta. Ma quanto spenderanno per fare funzionare il pozzo trivellato non se lo chiede nessuno.In ogni caso tutti i costi li paga l’utente.