Madonna Vasa Vasa: il prolungamento della festa di sera, “stravolge la tradizione”

Sono contrari gli studiosi, ma per Don Antonio Forgione non è così

Si avvicina la Pasqua e in questa occasione l’Unitre di Modica ha presentato il libro “Pasqua in Sicilia” di Francesco Luca Ballarò e Francesco Daniele Miceli.

Durante la presentazione, parlando della tradizionale festa della Madonna Vasa Vasa, Marcella Burderi, studiosa di tradizioni locali e profonda conoscitrice della festa e il professore Uccio Barone, al tavolo dei relatori, hanno riportato l’attenzione su un tema che, in questi anni, ha fatto molto discutere in città ovvero la scelta di dislocare e ripetere anche di sera la tradizionale manifestazione del giorno della Pasqua che storicamente culmina con il bacio e la benedizione della Madonna alle 12:00 in punto in Piazza Monumento.

L’edizione serale della Madonna Vasa Vasa, introdotto nel 2016, ha da sempre diviso la città fra coloro che hanno accolto con grande gioia il prolungamento della festa e coloro che invece, osservanti della tradizione, hanno visto questa innovazione come una forzatura. “Innovare una tradizione– ha spiegato Marcella Burderiè sempre possibile ma il limite dell’innovazione sta nel non stravolgerla. Se il bacio è dal 1649 un gesto che avviene in un luogo e in un tempo preciso ci sarà pure una ragione e se ciò viene cambiato deve essere motivato altrimenti è solo spettacolarizzazione

La pensa allo stesso modo il professore Uccio Barone che sin dalla prima edizione ha espresso la sua contrarietà, in particolare al pellegrinaggio della Madonna in altre chiese o del Cristo che si inchina davanti a San Giorgio “Ogni festa- spiega il prof Barone- ha un suo tempo e un suo gesto e cambiare i riti è un’operazione pericolosa, perché modificare le tradizioni vuol dire sminuire la festa. Non credo che modificando il valore dei riti si possa far sviluppare il turismo a Modica, ci vuole ben altro. Si tratta di un problema culturale ed il clero ha grande responsabilità in questo senso perché non avrebbe dovuto concedere l’introduzione di questi cambiamenti. Pensiamo ad esempio a Sant’Agata a Catania la cui festa è rimasta fedele alla tradizione dal 1500

E a proposito di clero arriva pronta la risposta di Don Antonio Maria Forgione, parroco della Chiesa di Santa Maria di Betlemme, la chiesa protagonista della Festa della Madonna Vasa Vasa “Ci tengo a precisare- dichiara Don Antonio- che la decisione di prolungare la festa anche di sera è stata mia e non ci sono motivazioni politiche come in questi anni ho sentito spesso dire a qualcuno. Ho ritenuto che la Pasqua, che è la festa più importante per la Chiesa che è la festa della gioia, del passaggio dalla morte alla vita meritasse di essere vissuta tutto il giorno come avviene in altre realtà vicino alla nostra. E così dopo essermi consultato con altri sacerdoti e con il Vescovo di allora ho portato avanti questa idea. Sono del parere che le tradizioni vanno rispettata ma possono essere innovate, in fondo la storia dell’uomo è in continua evoluzione, per cui credo che la festa non sia stata sminuita ma anzi arricchita

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Commenti (1)

  • In merito all’estensione della rappresentazione della Madonna Vasa Vasa nelle ore serali, faccio presente che lo scopo della Chiesa non è la conservazione museale di tradizioni cristallizzate nei secoli, ma l’evangelizzazione. Difatti secondo la liturgia, la Pasqua è un giorno senza tramonto, che va vissuto nella gioia cercando, come ci esorta l’Apostolo Paolo le cose di lassù.

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