Modica: alcolici a minorenni. Una Mamma agli esercenti: ”Mio figlio e’ finito al Pronto Soccorso”

Siamo già consapevoli che questo articolo attirerà su di noi molte polemiche ma questo non ci esime dal farlo, soprattutto perché non si può restare indifferenti all’appello di una madre che ha trascorso una notte al pronto soccorso con il figlio minorenne che ha rischiato la vita per aver bevuto della vodka.

Lasciando stare i commenti sul ruolo dei genitori che, ovviamente, sono chiamati in causa a vigilare sul comportamento dei figli, il problema resta: ed è quello della vendita degli alcolici ai minori.

E’ accaduto a Marina di Modica ma siamo convinti che in estate, e non solo, accada da per tutto. Se poi non dobbiamo dirlo perché gli esercenti poverini devono lavorare dopo due anni di Covid e un altro conto ma al Pronto Soccorso i ragazzini continuano ad arrivare, è una processione infinita e da qualche parte bisogna pur intervenire.

La legge, fra l’altro, su questo è molto precisa ed è anche stata modificata per evitare qualsiasi tipo di escamotage.

Infatti, mentre prima il divieto riguardava la vendita di bevande alcoliche (di qualsiasi gradazione)ai minori di anni 18 lasciando nei fatti possibilità di somministrare alcolici a chi avesse tra 16 e 18 anni, con l’entrata in vigore del decreto legge n°14/2017, non è dunque lecito né vendere né somministrare alcolici a qualunque under 18

Salate le multe amministrative che vanno da un minimo di euro 250 ad un massimo di mille. Cifre che aumentano ulteriormente se fosse riscontrata una violazione ripetuta, passando in questo caso da un minimo di 500 a 2mila euro ed arrivando fino alla sospensione per tre mesi dell’attività.

Rimaste invariate le sanzioni penali per gli esercenti (art. 689) per la fascia under 16, che prevedono l’arresto fino a un anno all’esercente che sia un’osteria o un altro pubblico spaccio di cibi o di bevande, che somministra, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, bevande alcooliche a un minore degli anni sedici.

Insomma, qui non si tratta di chiudere un occhio, qui si tratta di trasgredire la legge e soprattutto di provocare la morte di ragazzini che purtroppo hanno scelto di divertirsi bevendo.

E adesso siamo pronti ad ascoltare i commenti dei genitori che scriveranno: “Tutti siamo stati giovani, tutti ci siamo ubriacati, ve lo siete dimenticati? Come si devono divertire questi poveri ragazzi?”

Lo diciamo subito segnaleremo queste persone alle autorità competenti così risponderanno a loro che sono a favore della somministrazione degli alcolici ai minorenni, ai loro figli soprattutto.

Il divertimento è un’altra cosa e dovremmo raccontare questo ai nostri figli.

Ogni età è giusta per fare una nuova scoperta, è proprio questo la bellezza di crescere ma se si bruciano le tappe tutto sarà inutile, cercheranno sempre nuovi modi per sballarsi.

Non gli basterà più la bottiglia di vodka comprata al supermercato di nascosto per sentirsi più fighi, dovranno provare altro e allora sarà troppo tardi per tornare indietro.

E non pensate che dietro questi ragazzini non ci siano le famiglie, spesso ci sono ma è anche vero che in gruppo si fanno cose che da soli non si penserebbero nemmeno.

La mamma che ci ha raccontato di quello che è accaduto a suo figlio si disperava perché non avrebbe mai pensato che proprio lui l’avrebbe fatto.

Eppure, è accaduto, perché è un ragazzo fragile, facilmente condizionabile, e magari per farsi accettare dal gruppo ha accolto la sfida e questo è stato il risultato. E gli è andata pure bene ma se dovesse andare male?

Se un ragazzo dovesse andare in coma etilico quell’esercente che gli ha venduto “distrattamente” una bottiglia di vodka senza chiedergli il documento come si giustificherà con i genitori?

Certo, intanto, si potrebbe cominciare a diminuire queste famose paghette che quasi quasi qualcuno le paragona ad uno stipendio. 50€ al giorno, quando gli va bene, li prende un operaio che si ammazza di lavoro.

E poi iniziamo ad esporre i cartelli nei locali perché finora non ne abbiamo visto.

Ci rivolgiamo anche alla Confesercenti affinché intervenga su questa questione in maniera seria e faccia rispettare ai propri iscritti le leggi.

Noi vigileremo anche a costo di ricevere minacce e insulti dai leoni da tastiera come siamo certi accadrà e come è già accaduto quando ci siamo intestati la questione dei motorini nel centro storico di Modica.

Sapete cosa ha risposto un genitore? “Abbiamo consigliato ai nostri figli di fare calmare un po’ le acque e poi riprendere tanto prima o poi si stancheranno di questa storia…”.

Siamo lieti di comunicarle che non solo non ci stancheremo ma faremo di tutto perché si intervenga in maniera seria punendo non solo i ragazzi ma soprattutto i genitori che gli consentono di truccare i motorini.  

alcolici, Confesercenti, divieto di alcolici ai minorenni, Marina di Modica, pronto soccorso

Commenti (4)

  • I cartelli negli esercizi commerciali non servono. Se c’è una legge la si rispetta, punto; da entrambe le parti.
    Porrei l’attenzione sui supermercati, per esempio, dove il controllo sull’età dell’acquirente è pressoché nulla.

  • Solidarietà alla mamma del ragazzo. La legge va rispettata e soprattutto fatta rispettare, dove sono le forze dell’ ordine? Credo siano anche loro che debbano vigilare sulla vendita di alcolici ai minori.

  • Bisogna colpire anche le officine meccaniche che si prestano all’elaborazione di questi motorini…o sono tutti piccoli geni della meccanica che fanno tutto da soli?!??

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings