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Modica, la candidatura di Abbate fa la prima vittima. Lavima lascia l’Udc e ricorda la sua storia

Sulle candidature per le regionali, aggiunge : “Non ne condivido né le scelte, nè le modalità delle stesse, non é un candidato che si offre a un partito, ma un intero partito che si offre per una candidatura.

Ce l’aveva anticipato qualche giorno e oggi lo ha ufficializzato.

Pinuccio Lavima, in una lunga nota, ha dichiarato apertamente la sua posizione nei confronti del candidato Ignazio Abbate ufficializzando le sue dimissioni dal partito.

Ma andiamo per ordine e riportiamo le parole di Lavina che inizia la sua nota in questo modo: “L’UDC ha fatto le sue scelte, Pinuccio Lavima ha conseguenzialmente fatto le proprie” il riferimento è molto chiaro, vista la scelta del vicesegretario di non partecipare alla convention di Ignazio Abbata.

Ed infatti nella nota Lavina dichiara senza mezzi termini: “Riguardo specificamente la mia posizione nel partito e alle candidature per le regionali, non ne condivido né le scelte, nè le modalità delle stesse, non é un candidato che si offre a un partito, ma un intero partito che si offre per una candidatura. Questo paradossalmente non è un attestato di forza, ma al contrario alla gente potrebbe apparire come  un sintomo di debolezza dettato dal timore di incertezza rispetto agli obiettivi fissati a livello regionale

Che a Lavima la candidatura di Ignazio Abbate non andasse giù si era capito, così come si era capito con la sua nomina a vicesegretario provinciale, quale posizione aveva preso il partito, ed è per questo che Lavima ha scelto, come scrive nella nota, di “rinunciare a tutte le cariche in atto rivestite nel partito e soggette a mie ulteriori riflessioni”.

Lavima spiega la sua decisione facendo riferimento alla sua storia politica che ha inizio nel 1978 quando si iscrisse per la prima volta al partito della Democrazia Cristiana.

“Erano tempi di ideali politici, dichiara Lavima, in un contesto dove l’appartenenza ad un partito era quasi come sancire un matrimonio indissolubile , per tale motivo a distanza di 44 anni il simbolo dello scudo crociato mi è rimasto ancora cucito addosso. Erano i tempi in cui i partiti esprimevano una classe dirigente di spessore,legata fortemente al proprio territorio, ai propri sostenitori, ai propri iscritti e perché no alle proprie correnti.Pinuccio Lavima si è formato politicamente con quella cultura e che non ha più abbandonato nel suo percorso e nei ruoli che in questa lunga militanza ho ricoperto.

Personalmente, continua Lavima, non ho bisogno di costruire una nuova storia perché una storia io ce l’ho. Cosa farà Pinuccio Lavima? Continuerà a testimoniare il proprio impegno secondo i principi ed i valori che mi caratterizzano, nel frattempo sarò attento e sensibile ad un auspicabile e necessario risveglio con nuove aggregazioni ma soprattutto con grande attenzione all’immenso patrimonio costituito dai giovani che sono gli unici a dare fiducia e speranza, che li vedano protagonisti e che facciano uscire la città dal torpore nella quale è stata relegata, costruendo una idea progettuale che la proiettino verso nuovi spazi per la Modica del futuro. Qualcosa in tal senso si muove già e può costituire l’impegno su cui lavorare”.

Lavima quindi lascia l’Udc e intraprende una nuova strada, non sappiamo ancora dove e con quale partito, l’unica cosa certa è che, coerentemente, sarà avversario di Ignazio Abbate. 

ignazio abbate, Pinuccio Lavima, UDC

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