Modica: nel centro storico il decoro lascia a desiderare, turisti accolti da erbacce, immondizia e siepi divelte (Foto e video)

In un passaggio della sua ultima conferenza stampa, l’ex sindaco di Modica, Ignazio Abbate, fra le ‘innumerevoli cose realizzate’ ha citato anche gli interventi realizzati sul verde pubblico, spiegando che erano state tagliate alcune piante della città perché non adatte al nostro territorio e che quindi erano cresciute in maniera spropositata mettendo in pericolo i passanti, distruggendo anche delle infrastrutture.

Queste piante, quindi, sono state eliminate per risolvere alla “radice” il problema e sostituite con piante autoctone.

Peccato che ci si sia totalmente dimenticati di effettuare lo stesso intervento in Viale Medaglie D’Oro.

Come potete vedere infatti in queste immagini e radici degli alberi hanno distrutto i marciapiedi.

Per non parlare dello stato in cui versano le aiuole. Con erbacce e immondizia.

Una zona completamente dimenticata, come se non fosse parte integrante della città, di quel salotto buono che merita di essere riportato all’antico splendore e per farlo è necessaria anche la cura del verde pubblico.

Nelle città patrimonio Unesco, infatti, anche i dettagli fanno la differenza e il decoro urbano è certamente una delle prime cose che i turisti notano. Una città è bella non solo per i suoi monumenti ma anche per come si presenta da un punto di vista della pulizia e del decoro.

Una città è bella se ha degli spazi verdi curati, fioriti che danno la sensazione che ci sia qualcuno che se ne prende cura.

Ed invece Modica, sotto questo punto di vista, è stata totalmente trascurata. Per non parlare poi, in quest’ultimo periodo, anche dell’immondizia che trabocca nelle strade e che non rappresenta certo un bel biglietto da visita.

Come testimoniano le immagini di questa mattina di Orazio Gennaro, fotoreport e cameramen di grande esperienza.

Siamo a San Giorgio, a ridosso del Duomo, bisogna aggiungere altro?

Il centro storico di una città non può e non deve essere trascurato, anzi deve essere la priorità anche perché è il primo e spesso anche l’unico posto che viene visitato dai turisti quando arrivano in città, soprattutto per quel turismo mordi e fuggi, dove Modica è sempre più spesso considerata una tappa da fare per il suo famoso cioccolato e che poi invece si rivela essere uno scrigno magico pieno di cose belle da visitare. Ma questa è un’altra storia.

Queste immagini dimostrano che parliamo di centro storico e non si può intendere solo un tratto di Corso Umberto. Il quartiere, di Viale Medaglie D’Oro, meriterebbe di essere riqualificato perché darebbe ulteriore risalto al centro storico di cui è la sua naturale prosecuzione. Ed invece ormai da troppo tempo tutto è stato abbandonato a sé stesso.

In questo video-servizio di Marianna Triberio, vi facciamo vedere lo stato assurdo in cui sono ridotte le aiuole.

Accogliere un turista non significa solo fargli trovare locali dove mangiare e tavoli sparsi ovunque ma il concetto di accoglienza del turista è qualcosa che va oltre, accogliere il turista significa fargli trovare un luogo pulito e non abbandonato all’incuria.

E allora che cosa si è deciso di fare per bypassare il problema? Si tende a fare visitare ai turisti solo un tratto di Corso Umberto, per evitare che scoprano come in realtà non si è riusciti a riqualificare tutto il centro storico.

Quindi ancora una volta si è deciso di salvare le apparenze, nascondendo la polvere sotto il tappeto e così Corso Umberto inizia al Teatro Garibaldi e finisce in Piazza Monumento, tutto è il resto non esiste, è stato spazzato via.

Ma non è così che funzionano le cose, bisogna che lo sappia chi ha intenzione di guidare la città per i prossimi anni. Il centro storico va restituito tutto intero alla sua prestigiosa funzione di simbolo della città.

Foto di Orazio Gennaro

Video: testo, immagini e montaggio di Marianna Triberio

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Commenti (1)

  • Tutto l’impegno per “il turista” è stato profuso nel tratto citato dall’articolo : zona pedonale, parcheggio dei trenini (odiosi ma che trovano riscontro nel turista medio), iniziative che avevano piazza Matteotti come teatro naturale trasferite in piazza Monumento, persino i contenitori per i rifiuti in quella parte di Corso Umberto sono più eleganti (benché ancora privi di differenziata).
    A differenza dei nostri vicini, come Scicli e Ibla, le stradine prospicienti il “centro” ,come via Santa o Santa Elisabetta, sono abbandonate a spacciatori, urinatori seriali e writer dal dubbio talento, oltre ad essere spesso ignorate anche dagli operatori ecologici.

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