Modica: cambiare nome all’Ospedale è davvero una priorità? Nino Baglieri avrebbe voluto la cura dei malati

Facciamo una premessa che, non sarebbe necessaria se non fosse che qualcuno potrebbe, per sviare il vero problema, puntare l’attenzione su Nino Baglieri e su quanto la sua figura sia importante per questa città, soprattutto per quella parte della città che lo ha davvero conosciuto e amato, che ha visto da vicino la sua sofferenza ma che ha potuto anche toccare con mano la sua grande fede.

Non permetteremo a nessuno di utilizzare il suo nome per raccattare qualche voto.

Né tanto meno è possibile nascondere, sotto un altro nome, le numerose problematiche che presenta l’Ospedale di Modica e che sono sotto gli occhi di tutti.

Per questo ci chiediamo oggi l’urgenza dell’Ospedale Maggiore di Modica è quella di cambiare denominazione o salvare la vita delle persone e risolverebbe i problemi dell’accoglienza? Cosa direbbe in merito Nino che è sempre stato dalla parte dei più deboli?

Nino merita certamente molto di più di questo e non sarà l’intitolazione dell’Ospedale ad aumentare la grande riconoscenza e il grande amore che questa città prova per lui e che saprà trovare il modo e il tempo opportuno, per farlo. Ma non è certo questo. E non siamo solo noi a pensarlo.

Se è vero, infatti, che molti modicani hanno accolto la notizia con entusiasmo, più per l’affetto che li lega a Nino che per altro, tanti cittadini invece si sono indignati per questa iniziativa, e alcuni lo hanno fatto anche pubblicamente, spiegando le loro ragioni.

Come Giovanni Di Rosa che, sul suo profilo ha scritto questo post di cui riportiamo le parti più salienti che desideriamo condividere e che, a nostro dire, spiegano il perché questa intitolazione è fuori luogo:

“Il Maggiore porta questo nome sin dalla sua istituzione ed è un bel nome che evoca un lontano passato, una tradizione, la memoria dell’importanza, dell’attenzione e del valore che la città di Modica ha mostrato storicamente verso i problemi della medicina, dell’assistenza e delle cure e volerlo cambiare rivela superficialità, piccolo cabotaggio, demagogia elettoralistica, ignoranza e disprezzo del valore simbolico e affettivo di una antica istituzione a cui i cittadini si sentono legati. Non c’entra niente Nino Baglieri, a cui va tutto il nostro rispetto e affetto per le lunghe e pesanti sofferenze sopportate in vita a causa della sua condizione. Motivare poi l’intitolazione con l’aureola di santità che circonderebbe Nino Baglieri è segno di poco rispetto e di strumentalizzazione dei sentimenti religiosi e anche di superstizione. E poi viene da chiedersi: ma con tutti i problemi che ci sono nella sanità, code di 36 ore nei pronto soccorso, di 90 giorni per visite e prestazioni specialistiche, tempi lunghi per ricoveri e analisi cliniche, carenza di personale medico e infermieristico, il manager Angelo Aliquò, non ha altro da fare che presentare al Prefetto la richiesta per cambiare la denominazione al Maggiore di Modica? Mistero incomprensibile. Questo è il livello delle nostre classi dirigenti e dei vertici delle burocrazie. È auspicabile che il prefetto neghi il nullaosta a questa proposta indecente. La deriva e la devastazione culturali sono ormai inarrestabili, ma inaccettabili”

A questo post ha risposto l’ex senatore Concetto Scivoletto:

“L’idea è “partita” da Palazzo S. Domenico, con una delibera della Giunta Comunale del 16 giugno 2021, dopo aver acquisito la disponibilità della Curia e della Direzione Generale dell’ASP di Ragusa. Come sempre, sono stati tagliati fuori il Consiglio Comunale, l’intera Città nelle sue molteplici articolazioni associative. Su diversi social la notizia è stata ampiamente riportata, nei giorni successivi, come è possibile verificare. Condivido le riflessioni fatte da Te e da altri che sono intervenuti. Non c’è bisogno, assolutamente, che tu chieda scusa: dovrebbe farlo, semmai il cosiddetto primo cittadino (ma ovviamente non avverrà, anzi) di cui abbiamo sperimentato in questi nove anni il livello impressionante di cafoneria istituzionale. C’è, come dici tu, un’avvilente deriva culturale, ma c’è anche e soprattutto la cinica, sistematica strumentalizzazione abbatiana a fini elettorali che non risparmia niente e nessuno, nemmeno la vicenda dolorosa di Nino Baglieri”.

Quindi la decisione è stata presa nelle così dette “stanze del potere” dall’amministrazione comunale di Modica in primis, ignorando come è ormai noto nel suo modus operandi il Consiglio Comunale, e senza ovviamente coinvolgere i cittadini, dalla Curia e dalla Direzione Generale dell’Asp, ma conoscendo i vertici di queste istituzioni non ce ne meravigliamo.

Pensiamo piuttosto che se proprio si vuole cambiare qualche nome è arrivato il momento opportuno per procedere alla sostituzione di quello che siede a Palazzo San Domenico e di quello che occupa la poltrona di direttore generale dell’Asp, almeno che non continuino ad appellarsi a qualche ‘Santo in Paradiso’, che nulla ha a che fare con i veri Santi.

asp ragusa, Comune di Modica, Concetto Scicoletto, Consiglio Comunale Modica, Curia, Diocesi di Noto, Giovanni Di Rosa, ignazio abbate

Commenti (2)

  • Lettera penosa, vomitevole e rancuorosa . Si ricordano che esiste l’ospedale quando dovranno essere serviti alla velocità della luce. Quando il Maggiore era stato inserito nel piano regionale come ospedaletto di Comunità gli abbaiatori seriali sul web muti. Quando l’assessore alla salute assegnò a tutti gli ospedali DEA di primo livello 8 posti letto di osservazione brevi in Sicilia, escudendo solo il Maggiore, muti, sempre muti sulla carenza di personale medico, infermieristico ed ausiliario tanto per ricordare una sceneggiata a Dicembre a Scicli una Assemblea aperta a tutti organizzata dalla CGIL, solo gli amici intimi avevano diritto di parlare e se insistevi ti tacciavano “sempre polemica fai” sono questi gli atteggiamenti che fanno parte della loro democrazia che pretendono di imporre agli altri. Ora perché si cambia il nome OSPEDALE MAGGIORE “NINO BAGLIERI” apriti cielo tutti i tromboni a suonare la gran cassa buttandola in caciara politica, perché i migliori visti in passato quando hanno governato, hanno dato un bello esempio di democrazia e partecipazione regalando il cimitero al privato e una fallita una operazione, grazie a questo Sindaco, ha impedito la costruzione di sette palazzine nell’alveo quartiere Vignazza teatro di una tragedia con 112 morti nel 1902, nessuno si è indignato o aperto bocca. Io sugnor nessuno mi sono permesso di scrivere al presidente Napolitano sul progetto sponsorizzato dal Comune e dalla Regione. Ora per il niente, tutti indignati a puntare il dito su tutto e tutti perché i migliori secondo il loro modo di pensare e ragionare, purtroppo per loro, non li calcola nessuno. Mio Dio come siamo caduti in basso in questa città. P. s. Per i dimenticati di tante persone perbene, con il loro lavoro senza sbraitare, figli di questa amata città, solo ora sie ne ricordano che esistono. In molti hanno contribuito a scrivere pagine di storia di questa città e nessuno se ne ricorda compresi quelli che agitano il problema per i soli fini politici.

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