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Petardo in curva e minacce agli agenti: scattano due D.A.SPO. nella provincia di Ragusa

Scatta ancora una volta il dispositivo di sicurezza sportiva nella provincia iblea: il Questore ha emesso due nuovi provvedimenti di D.A.SPO., destinati a soggetti che – anche se non sempre appartenenti ai gruppi ultras ufficiali – hanno messo in atto condotte ritenute pericolose durante incontri calcistici. Lo stato di guardia resta alto sul fronte del “tifo sano”.

L’istruttoria condotta dalla Divisione Polizia Anticrimine della Questura e dai Commissariati, insieme alla D.I.G.O.S., ha puntato l’attenzione sulle tifoserie delle squadre della provincia, in particolare nella fase dei campionati regionali. Si tratta di comportamenti che – anche al di fuori dei cosiddetti gruppi organizzati – turbano l’ordine e la sicurezza pubblica. Il provvedimento mira a tutelare chi segue lo sport in modo regolare e a evitare che pochi rovinino la festa collettiva.

Il primo provvedimento riguarda un uomo di 47 anni: durante la finale di andata dei play-off del campionato di eccellenza disputata l’8 giugno scorso a Modica, ha minacciato un ufficiale di polizia giudiziaria impegnato allo stadio. Per lui è stato disposto il divieto di accesso agli stadi per un anno.

Il secondo riguarda un giovane di 20 anni, originario di Nissa: nel corso dell’incontro tra la squadra locale e quella del Ragusa, lo scorso settembre, ha lanciato un grosso petardo che è esploso tra la recinzione della tribuna e il terreno di gioco, creando una situazione di criticità e pericolo per l’ordine pubblico. Poiché era già stato destinatario di un provvedimento analogo emesso dalla Questura di Caltanissetta, la norma prevede per lui un D.A.SPO. della durata di cinque anni e l’obbligo di presentarsi presso un ufficio di Polizia 15 minuti e 90 minuti dopo l’inizio degli eventi sportivi in cui è impegnata la sua squadra.

La normativa vigente attribuisce alla Autorità provinciale di pubblica sicurezza una serie di strumenti di intervento per garantire il regolare svolgimento delle manifestazioni sportive e la salvaguardia del “tifo sano”. Le decisioni assunte dalla Questura si inseriscono in questo quadro e sono coerenti con azioni simili già riportate su questa testata: ad esempio, il 20 febbraio 2025 era stato applicato un Daspo “fuori contesto” a un tifoso del Vittoria FC. E un altro provvedimento a inizio marzo aveva coinvolto due ultras di Modica.

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