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Modica, a 27 anni dalla maturità un docente incontra i suoi alunni: “Grazie per ogni parola e ogni sorriso”

Riceviamo e pubblichiamo la lettera di un insegnante, il prof. Piergiorgio Barone, che ha rivisto la sua classe di alunni dopo 27 anni dalla maturità.

Si tratta dalla Classe V PA a. s. 1997/98 DELL’ISTITUTO MAGISTRALE “G. VERGA” di Modica. Di solito siamo abituati all’emozione che viene espressa dagli ex compagni di classe nel rivedersi dopo tanti anni. Questa volta invece ci ha colpito il messaggio di questo docente e le parole che ha voluto dedicare ai suoi ex alunni.

Carissime/i, ho lasciato passare tre giorni per sedimentare le emozioni di giovedì, quando dopo 27 anni dalla Vostra “maturità” pedagogico-sociale, avete chiamato a raccolta tutte le compagne di classe ivi comprese quelle “perdute” qualche hanno prima, ma poi giunte al traguardo seppure in ritardo.


E soprattutto avete chiamato a raccolta, in uno scenario di grande affetto e umanità quale quello del locale “Il garibaldino” di Modica, noi docenti, anche quelli che avete avuto solo per un anno.


Un’operazione di collage fatta di entusiasmo,  amicizia, empatia (grazie a Rosario, Chiara …) che da soli qualificano la vostra attuale maturità di Donne e Uomini quarantacinquenni.


E’ stata una serata di ‘amarcord’ che ha portato a galla gli aspetti più veri, profondi di un rapporto educativo durato anni, programmato inizialmente sull’istruire, sul fornirvi cioè ‘armi’ e strumenti per la gestione di una professione di aiuto qual è quella dell’insegnare in una scuola, dall’infanzia alle superiori, ha poi però sedimentato in voi il senso della collettività, dell’amicizia, della  socialità, della responsabilità. Ha maturato in voi educazione, formazione, coscienza, consapevolezze.

In questa serata tutti, alunne/i e docenti abbiamo toccato con mano, dopo quasi trenta anni, il frutto di un lavoro della mente, della ragione, ma soprattutto del cuore, perseguito con pazienza e tenacia per quegli aspetti di personalità che avete mostrato di aver maturato oggi.
Abbiamo toccato con mano la realizzazione, quasi per tutti, di un progetto di vita professionale e personale, di traguardi a lungo sognati, per un futuro vivo e palpitante.

E il filo che vi e ci univa l’altra sera, che avevamo tessuto tanto tempo fa, resiste ancora dopo 27 anni. A questo filo abbiamo appeso, come lettere scritte nel tempo, ma mai inviate, i nostri sentimenti ‘antichi’, maturi, rodati da anni di vita.
Abbiamo cercato di leggerle, anche se solo alcune righe, a piccoli gruppi, e tutti insieme in una caotica, frizzante, umana baraonda di “voci alte e fioche”. Piccole ‘storie’ per grandi donne e uomini, che ora realizzati, correte a sostituire noi docenti che iniziamo a chiudere, senza paure e nostalgie, sipari di vita ed esperienze, consapevoli comunque di aver svolto una missione e portato avanti un lavoro dai frutti invisibili, ma che rendono Uomo un uomo, Donna una donna.

Grazie per ogni parole, scrive il prof. Piergiorgio Barone, per ogni sorriso, per ogni abbraccio ricevuto. Porteremo tutto con noi, energia invisibile e vitale.

ISTITUTO MAGISTRALE "G. VERGA", modica, prof. Piergiorgio barone, rimpatriata, rimpatriata modica

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