Modica, 70 anni di Intercultura, una serata per testimoniare le esperienze di accoglienza

In occasione del settantesimo anniversario di Intercultura, il ramo italiano della rete internazionale AFS, si è sperimentata nei giorni scorsi a Palazzo Grimaldi, la vera cultura della pace, quella che nasce dalla conoscenza delle culture, i valori di inclusione, la comprensione reciproca e la cittadinanza globale.
Protagonisti tre studentesse da Giappone, Nuova Zelanda e Thailandia e tre modicani che si apprestano a partire per Stati Uniti e Argentina.
L’evento, condotto dal giornalista Salvatore Cannata e con la partecipazione e il saluto del presidente del Consiglio Comunale di Modica Mariacristina Minardo, ha dato la parola ai volontari del Centro locale di Ragusa in attività da 15 anni (Miriam Dell’Ali, Pippo Lombardo, Salvatore Renno e il presidente Giorgia Assenza) che hanno ripercorso i momenti più intensi di questa esperienza di accoglienza del “mondo” nelle famiglie e nelle scuole della provincia di Ragusa.

Parola poi agli ex studenti e alle studentesse internazionali che si trovano in questo momento nel nostro territorioospitate da famiglie di Scicli e Pozzallo: Beth dalla Thailandia, Amu dal Giappone e Meredith dalla Nuova Zelanda. Quindi sono intervenute le famiglie ospitanti che hanno spiegato come l’esperienza di ospitare uno studente in casa sia “ricevere quando pensavi di dare”, ovvero, l’occasione per viaggiare senza spostarsi, conoscere altre culture e stabilire relazioni e affetti che durano per tutta la vita e che avvicinano i popoli laddove altri costruiscono muri e divisioni.
Durante l’evento sono anche stati premiati gli studenti vincitori del concorso 2025-2026, tre modicani, Elisabetta,Filippo e Mattia, che si apprestano a partire questa estate per un anno di studio e di vita in Stati Uniti e Argentina accolti dai rispettivi centri locali della rete AFS che copre oltre 60 Paesi di tutti i continenti.

I tre vincitori modicani hanno beneficiato della borsa di studio che Intercultura assegna agli studenti meritevoli e che dà la possibilità a tutti di partecipare (ne sono state assegnate 25mila negli ultimi 30 anni).
Dalla nostra provincia sono già partiti più di 150 studenti, di cui il 70% proprio grazie a una borsa di studio, generando un importante impatto sociale sul territorio. «Per noi è una grande gioia veder partire questi ragazzi che incarnano il futuro di Intercultura» dichiara Giorgia Assenza, presidente del Centro locale di Ragusa. «Fin dagli albori di questa lunga storia, la nostra Associazione si impegna a promuovere il dialogo interculturale e la mobilità studentesca internazionale, per favorire l’incontro e il dialogo tra persone di tradizioni culturali diverse, aiutarle a comprendersi e a collaborare in modo costruttivo per prevenire i conflitti e promuovere la pace. Adesso tocca a loro. Con noi, volontari, sempre al loro fianco».

I risultati della Ricerca Ipsos
L’evento è stato soprattutto l’occasione per fare il punto sullo scopo e i benefici di un periodo di studio all’estero per i ragazzi che si apprestano a frequentare il quarto anno di scuola superiore. Sono stati infatti presentati i nuovi dati della ricerca Ipsos su 958 ex studenti, oggi tra i 20 e i 64 anni: per il 68% di loro l’esperienza con Intercultura è stata decisiva per la propria vita. Tutti gli studenti che partono con Intercultura parlano almeno un’altra lingua oltre all’inglese, il 97% migliora le relazioni, l’89% diventa più autonomo e il 74% si sente pronto alle sfide del mondo di oggi. Sul piano personale, chi ha vissuto questa esperienza denota una grande attenzione e accettazione delle diversità e una coscienza sociale evoluta e sensibile a tematiche di equitàe sostenibilità. Infine, il 65% si dichiara felice della propria vita, un aspetto che deriva dalla maggiore consapevolezza delle proprie risorse e da una marcata adattabilità di fronte ai cambiamenti.
Centro locale di Ragusa, Famiglie ospitanti, intercultura, Mariacristina Minardo, modica, Ricerca ipsos, scambi culturali