Cimitero di Modica abbandonato a se stesso, la denuncia di una cittadina (foto e video)

Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta indirizzata non solo alla nostra redazione ma a tutti i cittadini di Modica e che ha per oggetto il cimitero comunale e le precarie condizioni in cui versa.
A scriverla è Graziana Stracquadanio che conosciamo per le sue lotte sindacali ma ci tiene a precisare che interviene come una semplice cittadina che ha documentato con foto e video la situazione in cui versa la parte del cimitero quella delle sepolture a terra.
“Care concittadine e cari concittadini, scrivo queste righe da cittadina modicana profondamente amareggiata e addolorata per lo stato in cui versa una parte del nostro cimitero comunale. Un luogo che dovrebbe essere sacro e rispettato, un luogo dove riposano i nostri affetti più cari, ma che invece – in alcune aree – è ridotto all’abbandono.

Mi riferisco in particolare all’area delle sepolture a terra, dove le tombe sono sommerse da sterpaglie, erbacce, incuria e degrado. Camminare tra quei vialetti oggi significa affrontare uno spettacolo indegno: fotografie coperte, lapidi invisibili, difficoltà persino a trovare la tomba dei propri cari. È inaccettabile.






E mentre una parte del cimitero appare curata, pulita, ordinata, in un contrasto stridente che non può non far riflettere, l’altra è lasciata al suo destino, come se esistessero defunti “di serie A” e defunti “di serie B”. Il rispetto per i defunti dovrebbe essere uguale per tutti, a prescindere dal tipo di sepoltura.
Il cimitero è un luogo sacro, di memoria e affetto. Non possiamo accettare che venga trasformato in un simbolo di disuguaglianza anche dopo la morte.
Io non ci sto. Non possiamo accettare che la memoria di chi riposa lì sia calpestata dall’indifferenza. Non possiamo accettare che il rispetto e la dignità siano garantiti solo a chi può permettersi una cappella .





Voglio ricordare a tutti – e anche a chi ha sostenuto con entusiasmo la privatizzazione del cimitero di Modica, con un appalto affidato per 25 anni alla ditta Zaccaria – che il cimitero è un bene di tutti. E la cura, l’ordine e il decoro non devono dipendere dal portafoglio, ma dalla coscienza civile e istituzionale.
Questa non è solo una protesta. È un appello. A tutti voi. Perché chi non ha più una madre, un padre, un figlio o un compagno da abbracciare, almeno abbia il conforto di poter portare un fiore in un luogo dignitoso. Perché la morte non faccia più differenze dove la vita già ne ha fatte troppe.
Con rispetto e determinazione,
Una cittadina modicana
Graziana Stracquadanio
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