La farmacia, sentinella del territorio: un presidio di salute, ascolto e aiuto sociale

Un appello alla cittadinanza e alle istituzioni
Nel quadro dell’impegno civico volto alla promozione della salute pubblica e della tutela dei diritti dei cittadini, lo Studio Legale Di Giacomo, nella persona degli Avv.ti Antonino Di Giacomo e Stefano Di Giacomo, in qualità di corresponsabili della sede locale dell’Unione Nazionale Consumatori di Modica, intende sottolineare il ruolo imprescindibile della farmacia quale presidio di prossimità, punto di riferimento sanitario, culturale e sociale del territorio.
La farmacia non deve essere più considerata solamente un punto vendita di medicinali, bensì un luogo di prossimità, ascolto e supporto integrato alla persona, presidio di salute, di dignità e di sicurezza per la comunità.
In un’epoca segnata da crescenti disuguaglianze economiche, isolamento sociale e fragilità sanitarie, la farmacia di quartiere assume un ruolo sempre più centrale non solo nella tutela della salute, ma anche come presidio di riferimento per il benessere integrale della persona.
Non è solo un luogo di dispensazione di farmaci, ma una vera e propria sentinella del territorio,capace di intercettare silenziosamente, ma con efficacia, i bisogni sommersi della popolazione.
Grazie al contatto quotidiano e diretto con la cittadinanza, il farmacista rappresenta spesso il primo punto di ascolto per le persone più vulnerabili, che trovano in lui una figura affidabile e presente, anche nei momenti di maggiore difficoltà.
Un presidio sanitario e umano
Le farmacie, sono tra i pochi luoghi dove chi è in difficoltà può ancora permettersi di entrare senza appuntamento, essere ascoltato, ricevere un consiglio. In questo contesto, il farmacista non si limita a fornire medicinali, ma può:
intercettaresituazioni di disagio economico, ad esempio persone che rinunciano a curarsi per mancanza di denaro, anche solo per pagare il ticket;
- individuare casi di isolamento sociale o di progressiva perdita dell’autonomia, soprattutto tra gli anziani soli o le persone con disabilità;
- comprendere segnali indiretti diviolenza domestica, laddove donne o minori si presentino con frequenza in farmacia per dolori ricorrenti, lividi o richieste ambigue, senza che ci sia una causa clinica chiara.
L’aiuto inizia dall’ascolto
Proprio per questo, occorre promuovere una nuova cultura del presidio farmaceutico come punto di ascolto protetto e orientato, non solo alla salute fisica ma al benessere integrato della persona. In collaborazione con enti locali, servizi sociali, centri antiviolenza, consultori e associazioni del terzo settore, le farmacie possono diventare un nodo attivo nella rete di protezione sociale.
In particolare, si ritiene essenziale:
- sensibilizzare i farmacisti affinché possano segnalare (nel rispetto della privacy e del consenso informato)situazioni di potenziale maltrattamento o abuso familiare;
- fornire materiale informativo chiaro su numeri di emergenza, sportelli antiviolenza, servizi per le dipendenze, per la disabilità e per l’accesso a prestazioni assistenziali (invalidità, accompagnamento, assegno sociale, esenzione ticket);
- prevedere formazione continua per il personale delle farmacie, orientata alla lettura dei segnali di disagio e alla gestione dei casi vulnerabili;
- promuovere protocolli di collaborazione con i Comuni e le ASL per rendere le farmacie punti di accesso ai servizi pubblici, anche digitali.
Nessuno resti indietro
Non possiamo ignorare il fatto che ci sono cittadini che rinunciano a curarsi perché non possono nemmeno pagare il ticket, né per i farmaci essenziali, il farmacista ne è consapevole, mi è stato riferito che il farmacista mio conoscente ha riferito quanta povertà in giro….., tante persone non possono nemmeno pagare il ticket per acquistare i farmaci per curarsi, che tristezza……
Una situazione molto grave e purtroppo sempre più diffusa. Il fatto che tante persone non riescano nemmeno a pagare il ticket per i farmaci essenziali è un segnale allarmante di un disagio sociale profondo. La salute dovrebbe essere un diritto garantito per tutti, non un lusso per chi può permetterselo.
Il farmacista, a contatto diretto con la realtà quotidiana delle persone, vede questa sofferenza ogni giorno. E fa bene a parlarne: queste testimonianze aiutano a rendere visibile ciò che spesso viene ignorato. In molti casi, ci si vergogna anche a chiedere aiuto, per cui tante storie restano silenziose.
In molti casi il cittadino, l’anziano, il diversamente abile, il soggetto economicamente disagiato non sanno neppure di poter accedere a misure assistenziali previste dalla legge, come:
- l’invalidità civile e l’indennità di accompagnamento,
- l’assegno sociale per gli over 67 privi di reddito,
- le maggiorazioni socialiper gli invalidi al 100% o per chi vive con pensioni minime,
- l’esonero dal ticket sanitario per redditi bassi o malattie croniche.
La farmacia può diventare un punto di primo orientamento anche in questi casi, indirizzando i cittadini verso patronati, CAF e studi legali specializzati che possano aiutarli nella presentazione delle domande INPS o ASL, o nella tutela giudiziaria dei loro diritti soggettivi ed interessi legittimi in caso di rifiuti ingiusti ed illegittimi.( esempio:riconoscimento dell’invalidità al 100% e nonil riconoscimento dell’indennità di accompagnamento, pur sussistendone i presupposti sanitari, il cittadino non contento della decisione della Commissione Invalidi civili può tutelare il suo diritto impugnando per il tramite del legale entro sei mesi della notifica l’illegittimità del verbale della Commissione Invalidi civili.
Contestualmente, si richiama l’impegno diretto dei farmacisti, titolari e dipendenti, non solo nella pratica quotidiana, ma anche in una battaglia culturale e comunicativa che miri a diffondere capillarmente nei mezzi di informazione – stampa, TV, radio, social media – l’importanza e l’urgenza di valorizzare il ruolo del farmacista nelle farmacie private.
È necessario che tale tematica venga portata all’attenzione del dibattito pubblico e che si sviluppi una discussione attiva, consapevole e costruttiva, tanto all’interno della categoria quanto nella società civile, per rivendicare con forza il riconoscimento di una figura professionale laureata, costantemente aggiornata, e fondamentale per la tutela della salute pubblica.
Inoltre, si invita l’Ordine Nazionale dei Farmacisti, gli Ordini Provinciali e le rappresentanze sindacali di categoria a promuovere con urgenza convegni e tavole rotonde territoriali presso ciascun Ordine Provinciale, al fine di delineare con chiarezza una strategia condivisa che riaffermi la farmacia come spazio di cura, informazione e prevenzione, nel rispetto dei principi costituzionali di solidarietà, salute e dignità umana.
Infine, lo Studio Legale Di Giacomo auspica che nel contesto del rinnovo del contratto nazionale di lavoro per i farmacisti delle farmacie private, venga riconosciuto il giusto valore economico e professionale a una figura che svolge un servizio pubblico essenziale, contribuendo ogni giorno al benessere collettivo con competenza, dedizione e responsabilità.
Chiediamo pertanto con fermezza alle istituzioni competenti – dal Ministero della Salute agli Enti regionali e locali – di valorizzare il presidio farmaceutico, attraverso:
l’adozione di protocolli operativi integrati con i servizi sociali e sanitari del territorio;
la promozione di reti interprofessionali che facilitino l’accesso dei cittadini a percorsi di prevenzione, orientamento e presa in carico.
In tale prospettiva, si invitano, i farmacisti titolari e i farmacisti dipendenti, a promuovere sinergicamente iniziative di sensibilizzazione e formazione volte ad affermare una nuova cultura del presidio farmaceutico come luogo di ascolto protetto e orientato al benessere integrato della persona, in armonia con i principi costituzionali di tutela della salute (art. 32 Cost.).Si invita, altresì, l’Ordine Nazionale dei Farmacisti, gli Ordini Provinciali e le rappresentanze sindacali di categoria a promuovere con urgenza convegni e tavole rotonde territoriali presso ciascun Ordine Provinciale, al fine di delineare con chiarezza una strategia condivisa che riaffermi la farmacia come spazio di cura, informazione e prevenzione, nel rispetto dei principi costituzionali di solidarietà, salute e dignità umana.
Riteniamo altresì indispensabile che, nell’ambito del rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i farmacisti dipendenti di farmacie private, in corso, si proceda alla doverosa valorizzazione economica e professionale della figura del farmacista, professionista laureato in discipline sanitarie, sottoposto a costante aggiornamento obbligatorio, nonché protagonista di un ruolo sempre più centrale nell’evoluzione del sistema sanitario territoriale.In atto si è interrotta la trattativa per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro delle farmacie private per l’inadeguatezza della proposta di aumento salariale avanzata de Federfarma rispetto alla notevole valorizzazione dei farmacisti .
Se il mondo delle farmacie è cambiato , devono cambiare anche gli stipendi , le tutele e il rispetto verso chi ci lavora ogni giorno con competenze e professionalità conclude l’Avv. Antonino Di Giacomo
Lo Studio Legale Di Giacomo, nel riaffermare il proprio impegno a tutela dei diritti dei cittadini e del riconoscimento della funzione pubblica delle professioni sanitarie, invita ed auspica che le autorità istituzionali e le rappresentanze di categoria ad attivarsi concretamente affinché ogni Ordine Provinciale organizzi convegni pubblici e momenti di confronto partecipato per delineare insieme il futuro della farmacia come spazio sociale, sanitario e culturale, auspica che ciascun farmacista divulga e diffonda tale relazione, perché assieme e solo se convinti si tutelano i propri diritti e si valorizzano le proprie competenze.
Per informazioni :📞Telefono: 0932 1613917 Cell. 3386925831
📧Email:consumatorimodica@gmail.com
Via Sorda Sampieri, 27 – Modica Avv. Antonino Di Giacomo
Foto di copertina di Artur Man
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