Successo a Ragusa per il Grand Tour di Giuseppe Leone nell’ambito di Strategia Fotografia (MIC)

L’iniziativa, ideata in occasione trentennale del Premio nazionale “Penisola Sorrentina”, è stata organizzata con il patrocinio del Comune di Ragusa, della Regione Campania piano di promozione culturale ed altre prestigiose istituzioni, tra cui il Comune di Sorrento e il Dipartimento di Scienze Politiche della Università della Campania Vanvitelli.

Il fotografo Giuseppe Leone è scomparso il 17 aprile dello scorso anno. Questa mostra (con la curatela di Emanuela Alfano e Federica Siciliano, sue storiche assistenti, coadiuvate da Clorinda Arezzo per il Comune di Ragusa) intende restituire alla comunità e al mondo intellettuale un momento speciale della sua opera e della sua produzione artistica.

L’evento ibleo racconta, infatti, l’ultimo reportage che Leone realizzò in vita, pensando ad un progetto ispirato al Grand Tour e dedicato al viaggio attraverso l’antico Regno delle due Sicilie. Se le foto di Leone connesse alla sicilitudine appartengono, ormai, alla storia della fotografia e dell’immaginario culturale, un fascino inedito ed una speciale curiosità eserciteranno ora quelle della regione “consorella”, che Leone visitò per ben tre volte.

Nel 2019 e nel 2021 il fotografo arrivò infatti in Campania, dietro l’invito dell’omonimo Peppe Leone, artista sannita e docente all’Accademia di Belle Arti di Napoli, per una residenza artistica da cui nacquero le opere fotografiche, esposte per la prima volta nel 2022 presso l’Archivio storico della Fondazione del Banco di Napoli.

Adesso il viaggio si arricchisce, selezionando il materiale raccolto e integrandolo di videoinstallazioni, dispositivi interattivi, esperienze immersive sulla piattaforma digitale www.cercarte.it ,brani letterari, contributi di amici intellettuali come Diego Mormorio, Salvatore Silvano Nigro, Maria Attanasio, Andrea Giuseppe Cerra.

I diversi tasselli del racconto compongono un mosaico in grado di risuonare dentro il visitatore, restituendo paesaggi e memorie di antiche civiltà, creando campi semantici oppositivi, nutrimento essenziale della narrazione: l’andare e il restare, il partire e il tornare, il mutare e il durare. La mostra fotografica sarà visitabile fino al 30 aprile, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00 e sarà in connessione con la permanente fotografica al Museo civico di Palazzo Zacco a Ragusa.

“È un momento straordinario e suggestivo per ripercorrere e valorizzare i rapporti storici e culturali tra la Campania e la Sicilia, nel solco della antica letteratura di viaggio, che ha contribuito alla costruzione della nostra identità”, afferma il project manager dell’evento Mario Esposito.


Andrea Giuseppe Cerra., Banco di Napoli, Clorinda Arezzo, Diego Mormorio, Emanuela Alfano, Federica Siciliano, Maria Attanasio, Mario Esposito, Penisola Sorrentina, Regno delle Due Sicilie, Salvatore Silvano Nigro

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