Sospetta neoplasia: al signor Giuseppe assegnata esofagogastroduodenoscopia il 17 febbraio 2026

Dal Comitato Civico Articolo 32, l’ennesima denuncia che lascia disarmati gli utenti, che vedono sempre più spesso calpestato il diritto alla salute.
Al signor Giuseppe, il 17 marzo il medico di famiglia, a fronte di una sospetta neoplasia, prescrive una esofagogastroduodenoscopia con biopsia. Il medico non ravvisa particolari motivi di urgenza e pertanto indica che l’indagine venga effettuata tra i 30 e i 60 giorni.

Subito dopo la visita, lo stesso giorno, il signor Giuseppe richiede la prenotazione dell’esame e il cup assegna la data del 17 febbraio 2026 e cioè 11 mesi dopo la visita medica.
Il signor Giuseppe, si è rivolto all’ associazione e, con qualche, legittima perplessità, ha chiesto come potevano assisterlo. “Noi abbiamo risposto che la nostra unica arma è rendere pubblici abusi e disservizi . Attraverso le denunce pubbliche, i vertici dell’Asp non possono sottrarsi ai loro compiti” dichiara Rosario Gugliotta presidente del Comitato Civico Art.32.
E’ il caso del signor Antonino Cavallo (che era stato prenotato ad agosto 2025 a fronte di una richiesta dell’ottobre 2024) che dopo la diffida del Comitato ha visto riconosciuto nei tempi dovuti il diritto all’assistenza.
Il signor Cavallo (attualmente sottoposto a radioterapia e chemioterapia) ci tiene a sottolineare che è assistito con grande attenzione e straordinaria umanità da tutto il personale sanitario.
“Le nostre critiche non sono mai state rivolte a coloro che nei reparti lavorano in condizioni difficili , stress continuo, e spesso rinunciano al riposo e alle ferie. Le prenotazioni non si possono gestire come si trattasse di garantire l’ordine di arrivo in un ufficio postale. Vogliamo ricordare che il mancato rispetto nei tempi di attesa, oltre i limiti definiti dal medico di famiglia, si possono configurare come ritardo della prevenzione e cura” conclude Gugliotta.
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