Modica, Confcommercio e Cna, dopo bocciatura Temporary store: la politica si occupi della città

Com’era inevitabile dopo la bocciatura in consiglio comunale del punto riguardante il regolamento per l’attivazione dei Temporary store, le associazioni di categoria, Confcommercio e Cna, sono intervenute per dire la loro sulla questione che tocca da vicino i commercianti della città.
Mentre già conoscevamo il pensiero del Presidente di Confcommercio Modica Giorgio Moncada che abbiamo sentito per primi all’indomani del consiglio comunale e che si è detto “basito e inerme” soprattutto dopo aver ascoltato le giustificazioni di chi si è astenuto, ribadendo che “l’idea dei Temporary store non muore qui. Rimane valida, concreta e tornerà. Perché, alla fine, le buone idee trovano sempre la loro strada”

Oggi abbiamo appreso anche quello della Cna territoriale di Ragusa:
“Siamo sinceramente dispiaciuti – sottolineano il presidente territoriale Cna Ragusa, Giuseppe Santocono, e il segretario territoriale, Carmelo Caccamo – per questa forte contrapposizione politica che, benché legittima, rischia di essere dannosa per la città. Come associazione di categoria, riteniamo sia necessario ritrovare il senso di unità sulle tematiche forti a prescindere da quelle che possono essere le posizioni divergenti. Non ci sono dubbi sul fatto che Modica sia una grande città che non merita tutto questo”.

La Cna esprime preoccupazione per le prospettive che non riguardano solo il tema fortemente pregnante del centro storico. “Infatti – ancora Santocono e Caccamo – ci sono questioni che dovranno essere affrontate urgentemente a partire dalla necessità di assicurare sicurezza in città contro tutti i fenomeni di microcriminalità più volte richiamati dalle imprese.
Avevamo avuto modo di illustrare all’amministrazione comunale, nella riunione del 3 febbraio scorso, oltre alla rivitalizzazione del centro storico, le esigenze strutturali legate alla viabilità, all’urbanistica, alle infrastrutture strategiche. Non possiamo rischiare di farci trovare impreparati. Vogliamo sottolineare che noi abbiamo collaborato al massimo, di più non potevamo fare e saremo equidistanti, com’è naturale che sia, dalle diatribe politiche. Nonostante le nostre perplessità sul fatto che i Temporary store potessero risolvere alcune delle criticità sollevate, non abbiamo indugiato un attimo nel prestare la nostra collaborazione e abbiamo pure chiesto un incontro al sindaco del cui esito abbiamo informato la città e, in particolare, gli operatori economici. Questi ultimi, è evidente anche questo aspetto, non possono essere “utilizzati” da nessuno. Non si possono fare pagare alle imprese le contrapposizioni di una larga maggioranza politica della città che, ora, si è sfaldata.
Ci permettiamo, con rispetto, di richiamare tutti a correggere il metodo e i toni di una dialettica che, se andrà avanti in questo modo, danneggerà solo la città di Modica. Siamo abituati sempre a trovare soluzioni anche partendo da posizioni lontane. Questo deve essere il senso che si deve ad una città importante come Modica. Speriamo in bene per il futuro”.
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