La Sicilia perde acqua: il Centro REP analizza la gestione idrica. A Ragusa si paga di più il servizio

Drammatica carenza d’acqua: Palermo, Siracusa, Agrigento le città a maggior dispersione d’acqua in Sicilia
Il Centro di Ricerca sugli Enti Pubblici, che si occupa di analisi e valutazione delle Pubbliche Amministrazioni, elaborando periodicamente studi e report relativi all’efficienza e alla capacità amministrativa delle diverse tipologie di Enti pubblici, ha realizzato un’analisi sulla gestione delle risorse idriche nel nostro Paese.
La ricerca è stata condotta sui 112 comuni Capoluoghi di provincia italiani ha messo in evidenza una situazione critica: oltre un terzo dell’acqua immessa nelle reti di distribuzione viene dispersa. Certamente questo dato sull’oro blu, in tempi di siccità, mette in evidenza che c’è un grosso problema di inefficienza infrastrutturale.
Analizzando il grafico sul tasso di dispersione idrica attesta che circa il 37% dell’acqua viene dispersa, preoccupa vedere che gran parte della dispersione si ha in province del sud Italia, come nel caso di Siracusa dove oltre il 65% dell’acqua presente nelle condutture. Questa indagine particolare sulla gestione delle risorse idriche è stata inserita all’interno dell’ampio Rapporto sulla Capacità Amministrativa dei Comuni capoluogo di provincia nel 2024, il riferimento dell’acqua dispersa si rifà ai dati ISTAT 2022, mentre per quanto concerne le spese il dato analizzato è riferito al 2023.

Ragusa è la provincia più cara in Italia per il servizio idrico
Inoltre questa indagine mette in mostra come ci sia un paradosso dove i livelli di spesa più elevati per il servizio idrico integrato non si traducono in un riduzione della dispersione idrica. Infatti in province come Pavia, Como e Monza, che possiedono un’elevata infrastruttura presentano una spesa pro capita contenuta che va da 0 a 5 euro. Mentre in province del Sud, dove al dispersione è maggiore il costo dell’acqua è 150 euro per abitante.

Analizzando i dati questo grafico emerge preoccupante come il costo del servizio idrico integrato è di 158 euro per abitante e di contro in provincia si disperde circa il 47% di acqua presente nelle conduttore. Eppure è stato creata una SPA dove tutti i comuni iblei sono soci azionari con lo scopo di ottimizzare la gestione idrica mantenendo l’acqua come bene pubblico, anche se la si paga a caro prezzo.
Seppur ci consola il fatto che la provincia di Ragusa sia al di sotto della media delle province del sud che superano il 50% della dispersione idrica. Infatti altre province siciliane Siracusa, Messina, Agrigento e Palermo indossano la maglia nera nella gestione dell’oro blu.
Occorre una gestione più efficiente delle risorse idriche
“Il dato persistente sulla dispersione dell’acqua nelle reti di distribuzione ci impone una riflessione urgente sulla necessità di una gestione più efficiente delle risorse idriche in Italia. La buona gestione non passa solo attraverso ingenti investimenti, ma richiede anche un impegno costante nella manutenzione e nell’innovazione delle infrastrutture.” – commenta Paola Caporossi, Responsabile Ricerca e Sviluppo. “È fondamentale che vi sia una gestione trasparente e responsabile che garantisca ai cittadini, in qualità di contribuenti, un futuro sostenibile e un servizio equo per tutti.”
Certamente questa indagine andrebbe portata sul tavolo della discussione dei sindaci iblei visto che a costi altissimi del servizio idrico corrisponde un grande disservizio nella percentuale di acqua dispersa.
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