Libero Consorzio di Ragusa: salgono a due i candidati, dopo Fidone, Roberto Ammatuna (CS)

Resta l’incognita del centrodestra dal momento che tutti i vertici non hanno approdato ad alcuna decisione
È di queste ore la notizia che il centrosinistra ha fatto quadrato su un nome da candidare alle elezioni provinciali come Presidente del Libero Consorzio di Ragusa: si tratta del sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna.
La decisione è stata presa al termine di un incontro presieduto dal deputato regionale del Pd Nello Dipasquale, al quale hanno preso parte i sindaci di Vittoria, Francesco Aiello, di Chiaramonte Gulfi Mario Cutello e di Giarratana Bartolo Giaquinta e ovviamente anche il diretto interessato Roberto Ammatuna.
Ma perché proprio Roberto Ammatuna? Sappiamo infatti che il sindaco di Pozzallo non ha la tessera del Pd ma questo non ha certamente impedito ai suoi colleghi di fare sintesi attorno al suo nome.
Il perché ce lo spiega l’on Dipasquale “Ammatuna– dichiara Dipasquale-non è iscritto al Pd ma non è iscritto nemmeno ad un altro partito, è in dubbio però che fa parte dell’area di centrosinistra, ha una grande esperienza e questo lo mette nelle condizioni di rappresentare il Governo del Libero Consorzio che ha bisogno di essere guidato con attenzione e sobrietà. Ma Ammatuna, ed è anche questo che lo rende il candidato ideale,è in grado di mettere d’accordo anche quelle liste civiche, quei movimenti che pur non riconoscendosi nel centrosinistra riconoscono la buona politica e vedono in Ammatuna un punto di riferimento”
Il sindaco di Pozzallo si dice disponibile ad accettare questa nuova sfida e ringrazia coloro che lo hanno scelto per la fiducia rilanciando la sua apertura nei confronti di tutte le forze moderate guardando quindi anche verso il centro ma escludendo categoricamente un’alleanza con la DC di Cuffaro e soprattutto di Abbate. Ma questo ovviamente non stupisce nessuno sarebbe stato piuttosto strano il contrario.
Fra l’altro Ignazio Abbate ha già fatto un passo avanti presentando il suo candidato alle provinciali, il sindaco di Acate, Gianfranco Fidone in un incontro pubblico appositamente convocato servito anche per dare l’avvio a “Radici Iblee”, un percorso politico che simboleggia appartenenza con il territorio e che guarda non solo alla Dc ma anche in questo caso al mondo del civismo. Che poi sembra una contraddizione proprio in un momento in cui c’è un ritorno ai partiti sentire parlare di nuovo di civismo. Ma diciamo che è un modo per lasciare aperte le porte anche a chi non si rivede, in questo caso, nel progetto della Dc.
Progetto in cui fra l’altro il primo a non rivedersi è proprio Ignazio Abbate. Non è certo una novità che il deputato modicano da tempo stia cercando di entrare in Forza Italia ma non senza remore da parte del partito che intanto strizza l’occhio al sindaco di Ragusa Peppe Cassì il quale attende rassicurazioni sulla sua possibile candidatura a Presidente del Libero Consorzio prima di dire sì ai forzisti.
Ma Cassì deve anche tenere conto di un’altra incognita che potrebbe essere presto risolta e cambiare le sorti di queste elezioni soprattutto all’interno del centrodestra: l’11 marzo infatti dovrebbe essere il giorno in cui si saprà se la Regione Sicilia recepirà l’art 21 della legge milleproroghe sulle disposizioni in materia di eleggibilità del presidente della Provincia che prevede che “il termine di cui all’art 1 comma 60 della legge 7 aprile 2014 n56 non si applica per gli anni 2025 e 2026”. Ovvero prevede che ad oggi per gli indicati anni non vale la regola per cui un sindaco per candidarsi alle elezioni provinciali debba avere un mandato che non scada prima di 18 mesi dallo svolgimento delle elezioni. Dando nei fatti il lascia passare anche al sindaco di Ispica Innocenzo Leontini, qualora lo volesse, di essere fra i papabili candidati a presidente. Innocenzo Leontini, anche a detta del segretario provinciale di FI Giancarlo Cugnata, sarebbe infatti il candidato ideale e certamente potrebbe essere come il collega Ammatuna l’uomo in grado di mettere d’accordo tutti o quasi nel centrodestra.
Nel caso contrario un’altra opzione potrebbe essere data da un nome indicato da Fratelli d’Italia. Il senatore Sallemi aveva fatto i nomi di Maria Rita Schembari sindaco di Comiso ma anche di Peppe Dimartino, sindaco di Santa Croce Camerina, entrambi in quota FDI anche se nei fatti nessuno dei due è tesserato. Dimartino, intanto, non si sbilancia e dichiara che è necessario attendere. E l’attesa è tutta rivolta al tavolo regionale che dovrebbe riunirsi mercoledì e dal quale potrebbe venire fuori il nome del candidato del centro destra.
Staremo a vedere chi si sfiderà con Roberto Ammatuna sempre che, e questa è un’altra opzione da non trascurare, alla fine queste elezioni si tengano davvero.
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