Guerra Russia-Ucraina, danni economici e bullismo Trumpiano

Scontro tra Trump e Zelensky. I leader europei hanno espresso il loro pieno e sincero sostegno all’Ucraina dopo l’acceso scontro  nello studio ovale della Casa Bianca tra TrumZelensky e Vance.

di Salvatore G. BLASCO

I leader europei hanno  prontamente  espresso il loro pieno sostegno  a Kiev, Paese devastato dalla guerra . Anche il 73% degli italiani è per Kiev.

     Guerra Scatenata da un dittatore di cognome Putin già noto per i suoi misfatti. Ma vedi caso per Trump la guerra la scatenato l’Ucraina. Questo mi fa pensare male sulla cognizione di questo presidente.

Tramp  con questa presa di posizione ha creato un danno alla storia degli Stati Uniti

d’America.

Il premier britannico di fronte a una tale vigliaccata, ha detto: < Oggi siamo a un  bivio della Storia, è arrivato il momento di fare un passo avanti>.

Insomma dinanzi allo stato delle cose, che abbiamo visto nello studio ovale, l’Europa deve fare il lavoro duro, ma per difendere la pace gli Usa devono sostenerlo.

     Per Starmer , leader britannico in carica , se adesso gli riuscisse  di salvare l’Ucraina e l’Occidente , si candiderebbe  di colpo a assere nientemeno  considerato degno,della  Thatcher o del grande politico Churchil.

     A questo punto della questione, cioè dopo la <bullata> del duo Trump-Vance i consiglieri di Zelensky, a loro volta, provano a riparare i danni e a rilanciare l’accordo sui minerali rari.

Mentre il leader Ucraino a  sua volta sui social e nelle apparizioni pubbliche continua a ringraziare Washington e Trump.

     L’Ucraina sa bene che senza l’aiuto dell’America la guerra è persa.

      A mio modesto parere:

 la guerra era persa fin da principio visto principalmente che all’inizio del conflitto l’Europea dormiva o faceva finta di dormire.

     La nostra premier,  si trova in una condizione di particolare difficoltà.

Macron la chiama in causa con   quell’<abbiamo bisogno dell’Italia> e chiedendole di < fare come Draghi che fa il percorso di Meloni più stretto>.

     Insomma per Trump, Ucraina e Ue non contano.

     Con le sue affermazioni ci ha fatto capire che di fatto l’Unione europea  non conta nulla nello scacchiere mondiale, né dal punto  di vista economico né da quello difensivo.

     Concludo questa prima parte di questa analisi  citando quanto Trump ebbe a dire qualche giorno fa per virgolettare meglio il suo pensiero arrogante: < L’Europa  unita  è nata per fotterci>

     Come una ciliegina sulla torta proprio ieri 3 marzo Tramp rincara la botta su Zelensky: Il ragazzo non vuole la pace, non tollererò a lungo.

     Insomma un atteggiamento per affossare il popolo ucraino avvantaggiando così l’amico Putin. Mi chiedo, a questo punto dell’arte quale pace intende fare Trump, Ma…?.

     Detto questo è ora di passare alla problematica economica che ne è scaturita.

     Le conseguenze economiche per l’Italia della guerra in Ucraina.

     Secondo le ultime previsioni della Banca Centrale Europea, l’impatto della guerra sulla crescita sarà quasi sicuramente elevato.

     Le prospettive sulla ripresa economica, nell’area euro  tornano incerte.

     In questo quadro si evidenzia ancora una volta  “ L’inutilità” della Ue anche per quanto concerne l’energia.

     L’imposizione delle sanzioni economiche alla Russia, ha avuto  dei risultati  che ora  ci stanno piovendo addosso e cioèil recesso della Germania, che ha provocato la caduta  delle esportazioni  italiane in quel Paese e, per quanto concerne l’Italia.

     Il forte  aumento dell’energia e quindi delle relative bollette. Agli Enti pubblici nel loro complesso tale aumento non interessa  per la semplice ragione che tanto paga sempre  “Pantalone”.

     Purtroppo i comportamenti inadeguati, si inadeguati, di vertici istituzionali, anche essi inadeguati, vengono, purtroppo, pagati dalla gente comune e soprattutto dal sistema delle imprese, anche quelle minori, che sono la struttura portante dell’economia dell’Italia.

     Qui chiudo con questa costatazione:

Ucraina e Ue sono tagliate fuori dalle trattative per la pace e quindi per la fine della guerra.

Zelensky può blaterare o labbialefinche vuole, ma quando gli Stati Uniti, cioè Trump, decideranno che la guerra deve finire, nonostante  le sue proteste, perché gli verrà chiuso il rubinetto degli aiuti finanziari e militari.

Dagli annunci ai fatti. Trump ha firmato,col suo arrogante cipiglio, lo stop all’Ucraina degli aiuti militari e finanziari.

     Ora Zelensky , per non soffocare, vuole o non vuole , dovrà firmare qualunque carta in bianco.

     Mi chiedo, con grande indignazione, ma Tramp da che parte sta?

S.G.B

Macron, putin, Starmer, Zelensky

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