Modica, abbatiani e non solo, ancora contro Monisteri, mentre la politica mostra il vero volto

A pochi giorni dal Carnevale, mentre gli altri comuni organizzano sfilate in maschera e carri allegorici a Modica le maschere sono già cadute e la politica sta mostrando il suo vero volto.

Qui gli unici carri che possono sfilare in questo momento sono quelli funebri perché la politica è morta e nessuno ha il coraggio di dirlo. Ma non è certo morta in questi giorni ma è in questi giorni che ne abbiamo preso consapevolezza e siamo pronti a celebrarne il funerale.

E a questa riflessione siamo giunti dopo aver assistito al teatrino iniziato all’ultimo consiglio comunale e continuato anche nei giorni avvenire.

Una guerra quella tra il sindaco e i suoi consiglieri (9) e Abbate e i suoi consiglieri(12) che sta  certamente alimentando la curiosità dei cittadini ma che serve davvero poco per risollevare le sorti della città ed affrontare i problemi reali come l’acqua inquinata ormai non si sa da quanto tempo oppure il dissesto del Comune. Nell’ultimo comunicato dei 12 non viene neanche sfiorata la parola dissesto e pure, tutto è partito dalla decisione obbligata di fare questo passo.

E forse l’obiettivo è proprio questo distrarre i cittadini dai problemi reali che sta vivendo Modica e che stanno pagando di tasca loro.

Perché se ancora non fosse chiaro a qualcuno, le riscossioni dei tributi sono una conseguenza di quel dissesto di cui la politica sta evitando di parlare e di cui soprattutto non parla quello che tutti indicano come il principale responsabile l’ex sindaco oggi deputato regionale Ignazio Abbate. Tutti, tranne i 12 consiglieri della maggioranza anti Monisteri.

Ma si vocifera che proprio l’on. Abbate, dietro le quinte stia muovendo le sue pedine in consiglio, e gli “abbatiani”, firmano un nuovo comunicato per rispondere a quello del sindaco Maria Monisteri che ieri ha dichiarato a gran voce di “lasciare la Dc di Abbate”. Ovviamente si parlano a botte di comunicati, ma nessuno dice quali sono le soluzioni che una maggioranza deve prospettarre e imporre alla minoranza.

In poche righe-scrivono-il sindaco dice tutto e il contrario di tutto. Non è d’accordo con la DC però si trova bene con la DC. E quindi lascia la DC per buttarsi nel pieno civismo. In pratica rompe con l’On. Abbate, vicesegretario regionale vicario della DC, ma contemporaneamente, accompagnata da un assessore della sua giunta, va alla prima del docufilm sulla vita di Totò Cuffaro. Un colpo al cerchio e uno alla botte? Non è che per caso il civismo sia un lasciapassare per un eventuale accordo con la sinistra modicana e pareggiare i conti in consiglio?“ A pensare male degli altri si fa peccato ma spesso ci si indovina”, diceva il democristiano Giulio Andreotti. Poiché́ noi, consiglieri di maggioranza, siamo stati e siamo coerenti e responsabili, al contrario di chi si sente depositaria della morale politica e civile, e non vogliamo certo passare per i carnefici di turno e consacrare come martire la Prima Cittadina, annunciamo sin d’ora che da parte nostra non ci saranno più̀ risposte ai vari comunicati, alle mille interviste al veleno camuffate da un finto buonismo e condite da una dose di vittimismo”.

Il Sindaco Monisteri Caschetto, prosegue la nota – che oggi si presenta come folgorata sulla via di Damasco, dimentica o, meglio, vuole dimenticare di aver ricoperto nei cinque anni precedenti il ruolo apicale di assessore e di essere stata parte attiva di un progetto politico che l’ha condotta a rivestire il ruolo di Primo Cittadino. Questa è la realtà̀ dei fatti, senza se e senza ma. Noi consiglieri comunali che rappresentiamo la vera maggioranza (a dirlo sono i numeri e non i sottoscritti) non ci siamo mai sottratti e mai lo faremo al confronto politico, ma ciò̀ avverrà̀ nell’unica sede deputata al dibattito politico, l’aula consiliare. Infine un’ultima considerazione: ci fa sorridere la frase del Sindaco “prendo le distanze…per la mancanza di rispetto per il mio ruolo” pronunciata da chi ha insultato senza ritegno consiglieri comunali davanti a tutta la città, continuando poi nei giorni successivi ad alimentare un clima di ostilità̀ e rancoroso astio nei confronti degli stessi. Noi continuiamo a lavorare per il bene della nostra amata Modica”.

Innanzitutto da queste dichiarazioni veniamo a conoscenza del fatto che i consiglieri non risponderanno più con comunicati alle provocazioni della sindaca e questo già ci rincuora, anche se non siamo certi di questa affermazione, e poi un’altra cosa che ci colpisce è la parola coerenza accanto a responsabilità.

Crediamo che in questa situazione si dovrebbe avere rispetto per i cittadini ed evitare, da entrambe le parti, la costruzione di barricate, perchè le responsabilità non stanno da una sola parte come ci vogliono fare credere con la pioggia di comunicati. 

Se davvero questa politica fosse responsabile si occuperebbe di affrontare il tema centrale del dissesto evitando di creare un diversivo per eludere l’argomento principale di cui sono, appunto, tutti responsabili, nessuno escluso, magari in maniera diversa ma nessuno può ritenersi innocente. 

Ed è per questo che non ha tutti i torti l’ex consigliere e assessore Tato Cavallino che interviene nel dibattito politico dopo un lungo periodo di silenzio dichiarando: “Mi sarei aspettato molto, molto altro dalla sindaca e dai dodici consiglieri Abbatiani” 

Ma cosa si aspettava Cavallino dalla sindaca? “Mi sarei aspettato, sarebbe stato doveroso-spiega Cavallino-dire alla città cosa intende fare a seguito dello stato di dissesto a cui lei ha contribuito in anni di politica clientelare e senza alcun progetto politico amministrativo, se non quello del tornaconto personale messo in campo dall’ ex sindaco, suo mentore e poi continuato da lei che in più occasioni ha dichiarato di portare avanti la politica amministrativa del suo predecessore Abbate” 

Poi rivolgendosi ai dodici consiglieri dichiara:  “Parlano di tradimento della sindaca, loro! Che hanno tradito la fiducia dei cittadini votando l’impossibile in consiglio comunale, ultimo in ordine di tempo il bilancio consuntivo del 2021, guidati da tornaconti personali o del  loro capo/ex sindaco. Si sentono traditi? Bene anziché urlare il tradimento tramite comunicati stampa, gli sarebbe bastato, potrebbero ancora farlo ovviamente, fare una semplicissima e coerente mozione di sfiducia e poi al primo consiglio comunale utile votarla, i voti  dei “12  fedeli” più quelli dei tre consiglieri di opposizione, che sono certo non mancherebbero, infatti non credo al chiacchiericcio che allude ad un inciucio del PD con la sindaca, e giustizia sarebbe  fatta, la “sindaca traditrice” e la sua giunta a casa! E parola ai cittadini modicani liberi.Però così anche i “12 consiglieri comunali fedeli” perderebbero il tanto agognato posto in consiglio comunale e questo sarebbe un problema per loro, quindi meglio urlare che agire coerentemente.

Quindi-conclude Cavallino- sapendo già che i “12 fedeli” non avranno il coraggio di portare in consiglio la mozione di sfiducia, spero che la sindaca abbia uno scatto di dignità politica e faccia l’unica cosa veramente utile per la città ed i cittadini modicani, dimettersi”

Comune di Modica, consiglieri, consiglio comunale, Dissesto, ignazio abbate, Maria Monisteri, modica, Tato Cavallino

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings