Modica, nuova Giunta: maggioranza più critica dell’opposizione parla di “tradimento”

Il partito democratico di Modica dice la sua sulla nuova giunta comunale. E fin qui tutto normale perché che l’opposizione sia critica con le scelte dell’amministrazione fa parte, come si dice, del gioco. Ma che lo sia ancora di più quella che ad oggi è considerata la maggioranza, è invece qualcosa su cui riflettere.
La nota del Pd
Il segretario cittadino Salvatore Poidomani esordisce dichiarando: “La nuova giunta Abbate-Cuffaro-Minardo-Monisteri (in ordine alfabetico) è nata. Un parto spontaneo, indolore e senza traumi per il neonato. Definirla un’operazione gattopardesca sarebbe un errore: il “cambiare tutto perché nulla cambi”, presuppone ragionamenti, logiche politiche, strategie. E soprattutto scelte. Tutto questo nella nuova operazione manca.
La sindaca- prosegue il segretario cittadino Salvatore Poidomani- ha scelto di non scegliere, di galleggiare e di aspettare. Ha volutamente lasciato aperta la portaal suo mentore Abbate, sperando che questi si decida a chiamarla, che le chieda perdono e che ritorni, entrando dalla porta principale.
Molto rumore per nulla. Aveva promesso alla città un cambiamento di rotta, discontinuità e nuovi assessori di alto profilo tecnico, senza collegamenti con colui che l’ha rinnegata. E invece se si guarda attentamente al profilo di molti degli assessori,dietro di loro si vede stagliarsi la sagoma dell’onorevole Abbate.
Tre di quelli confermati sono di strettissima provenienza abbatiana, e con orgoglio ne rimarcano l’amicizia; uno ritorna a fare il vice – sindaco, come ai bei tempi.
In più, l’unico assessorato, quello al bilancio, che necessitava di una nomina immediata e di alto profilo tecnico, non è stato assegnato. Proprio in un momento così delicato la sindaca ha deciso di trattenerlo per sé.
Una scelta strategica-conclude la nota il Pd- questa forse sì, dobbiamo riconoscerglielo, da spendere più in là, quando Abbate deciderà di varcare nuovamente il cancello spalancato di san Domenico”
La nota della “maggioranza”
Ma come dicevamo se la nota del Pd dai toni piuttosto critici era prevedibile, non lo era quella del gruppo degli abbatiani, firmata da coloro che sono stati soprannominati i dodici apostoli, Piero Covato, Giovanni Alecci, Alessio Ruffino, Rita Floridia, Massimo Caruso, Lorenzo Giannone, Leandro Giurdanella, Miriam Franzò, Daniele Scapellato, Giammarco Covato, Paolo Nigro e Elena Frasca e che di fatto rappresentano ancora la maggioranza in consiglio. I consiglieri parlano addirittura di “tradimento”
“Oggi siamo stati spettatori di un tradimento in piena regola suggellato con la nomina della nuova Giunta. Il tradimento del programma elettorale che aveva convinto i cittadini Modicani a votare in un determinato modo. Prima con l’azzeramento e ora con la nomina della nuova Giunta è stato virtualmente stracciato quel programma condiviso da tutti noi che comunque continueremo a svolgere nell’espletamento del mandato affidatoci dagli elettori cercando in tutti i modi di far rispettare la promessa fatta alla Città due anni or sono. Ogni cosa che arriverà in Consiglio dovrà rispettare il programma, viceversa faremo di tutto per riportarlo sui giusti binari”.
Sono state fatti fuori alcune tra le figure più votate, seri professionisti che anche in questi due anni hanno dimostrato il loro valore. Giorgio Belluardo, la persona con più esperienza amministrativa di tutta la compagine, trattato in maniera ignobile dopo tutto il lavoro svolto negli ultimi 12 anni. Delia Vindigni, tra le più votate in assoluto, una professionista a cui non è mai stata data la possibilità di lavorare in serenità a causa della mancanza di dialogo con la dirigente del settore finanziario, nonostante i tentavi dell’ex Assessore di instaurarlo fino all’ultimo nonostante la mancanza di condivisione per le scelte effettuate dalla dirigente. Chiara Facello, che pur provenendo da un’area politica distante dalla nostra, ha messo fin dal primo giorno la sua esperienza ed il suo entusiasmo al servizio della Città. A loro va la nostra più sentita solidarietà per il modo in cui sono stati trattati, ma anche il nostro ringraziamento per quello che hanno provato a fare, pur nuotando spesso e volentieri controcorrente, dovendo guardarsi dal “fuoco amico”.
Ma evidentemente i “modi” non sono il forte di questa Amministrazione. A tal proposito avremo modo di ribadire alla prima occasione utile in Consiglio Comunale, unico luogo deputato al dibattito politico, la nostra posizione in merito alla continua “mania di protagonismo” condita da una buona dose di “vittimismo”(che fa sempre comodo oggi giorno) del Primo Cittadino e con una conferenza stampa appositamente organizzata.
In questa occasione ci limitiamo a ribadire la nostra totale estraneità alla nuova Giunta proposta dal Sindaco. Alcune nomine però non ci sorprendono affatto, d’altronde si conoscevano già da tempo le nuove strade politiche battute dal Sindaco. Su questo dato c’è poco da aggiungere se non che vengono confermate le voci che circolavano da tempo in Città.
Ci sorprende però una cosa. E di questo vorremmo una spiegazione. Come mai in un periodo storico così complicato da un punto di vista finanziario, il nostro Sindaco sceglie di non nominare nessun Assessore al bilancio tenendosi per sé la delega? Tra le sue tante qualità non ci risulta ci sia quella di tecnico dei numeri, per cui possiamo immaginare che l’Assessore al bilancio sia una figura fantasma che agisca nelle tenebre come un ghost writer? Possiamo azzardare che sia la stessa dirigente che ha scelto la via del dissesto? Oppure è nei programmi del Sindaco nominare un nuovo Assessore al bilancio da qui a breve? La settima casella lasciata libera sarà sua? E siamo sicuri che alla fine non sia la stessa dirigente che probabilmente non vedrà rinnovato il suo incarico proprio a causa del dissesto? Sono tutte domande che porteremo in Consiglio sempre nel nome di quella massima trasparenza sbandierata insieme a tante altre belle parole dal Sindaco Monisteri.
Ad oggi non ha più senso neanche lo slogan Prendiamoci Cura perché appartenente ad un progetto defunto su cui oggi è stata messa una pietra sopra”
Un attacco frontale quello dei consiglieri di Abbate che avevano già dichiarato apertamente nell’ultimo consiglio comunale, quello sul dissesto, la loro contrarietà alla sindaca Monisteri e che oggi ribadiscono la loro posizione contribuendo alla spaccatura all’interno di una maggioranza che dopo questo comunicato non esiste più.
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