Pozzallo, politica impazzita, l’ex consigliere Asta salva il sindaco ma condanna l’amministrazione

“Pozzallo ostaggio di una politica impazzita” esordisce così il lungo comunicato firmato da Pino Asta ex consigliere comunale ma da sempre attento osservatore della politica cittadina.
“È ormai cosa nota che il Sindaco e l’Amministrazione (non esente da pecche e difetti) hanno perso la maggioranza in consiglio-dichiara Asta- a causa di molte defezioni legate a problematiche di interesse personale, piuttosto che di carattere politico e programmatico”
Asta a questo punto fa un passo indietro per capire meglio come si è arrivati a suo dire a questo punto: “Nel giugno del 2024 alcuni consiglieri (gli stessi che andati via oggi ne chiedono le dimissioni) hanno proposto, ad altri della maggioranza, un documento di attestazione di stima per il lavoro svolto dal Sindaco e da per quello da programmare nel futuro. Il documento non fu firmato da nessuno in quanto pleonastico e privo di alcuna valenza politica, col retrogusto dell’imboscata imminente.
Dopo qualche settimana i rapporti nella maggioranza sono peggiorati, per una ed unica ragione: la candidatura a sindaco del 2027!! Rispettando la democrazia ed il libero pensiero, è giusto e legittimo che ognuno aspiri a diventare Sindaco di questa città, come pure è giusto è legittimo che ognuno esprima la propria idea”
Facendo questa premessa l’ex consigliere dice la sua: “Pozzallo è una città in espansione, molti imprenditori (piccoli e grandi) stanno investendo capitali (non ultimi McDonald’s e Lidl) siamo tra le prime venti città siciliane per flusso turistico, siamo orgogliosamente frontalieri, quindi dovremmo esprimere il meglio che la città propone(parlo del 2027) e supportare in maniera energica l’attuale primo cittadino (ormai alla sua ultima e ventennale esperienza). Invece cosa abbiamo?
Una serie di “mmaccati” che hanno scambiato Pozzallo per un giocattolo con cui divertirsi e sperimentare la propria (ed inesistente ) capacità di governare questa città. Oggi più che mai, abbiamo bisogno di fare squadra con l’amministrazione attuale, per poi fare squadra con l’amministrazione del 2027, e poi con quella del 2032…
I problemi personali di carriere professionali, sindacali (per evitare di svolgere il proprio lavoro quotidiano), di sbarcare il lunario perché inconcludenti nella propria attività, o per puro edonismo plastico, non fanno parte della politica che piace a me”
Poi Asta invoca l’aiuta di vorrebbe come futuro sindaco di questa città: “La gente che ha fatto e sta facendo la storia della nostra città:Rosario Pulvirenti, Pinuccio Azzaro ,Emanuele Inventa, Peppe Arnone, I Boscarino, i Catania, i Graziano, I Deco’, i Csr, Venniro, Scala Cantieri, Savasta, Galifi, gli incatasciato, gli Argital, gli Hering, ed uno tra i professionisti seri che Pozzallo esprime (avvocati, ingegneri, architetti) e se potesse ricandidarsi Roberto Ammatuna a cui va un grazie per avere traghettato la triste città del 97 alla realtà del 2025, con i dovuti passaggi dell’omonimo Luigi e Sulsenti”
Indubbiamente le parole di Pino Asta avranno delle ripercussioni sul dibattito politico in città e ci si aspetta anche una risposta da chi è stato attaccato perché il riferimento al vicesindaco Raffaele Monte è forte e chiaro. In città è noto a tutti che Monte vorrebbe essere il successore di Roberto Ammatuna. Anche se non si è mai capito bene se il sindaco lo considera davvero tale. Ma Monte ha un conto in sospeso con la città che non gli ha permesso alle scorse elezioni di diventare sindaco. E così ha preferito allearsi con Ammatuna e attendere in panchina il suo turno. Nel frattempo facendo il vicesindaco ha certamente fatto un buon allenamento. Bisognerà anche capire se deciderà di continuare la sua esperienza civica o deciderà di accettare l’appoggio di un partito. Ma quale? Sono poche le strade che rimangono. Fratelli d’Italia potrebbe essere in realtà l’unica alternativa. Staremo a vedere soprattutto chi risponderà all’appello di Pino Asta. Ci sarà qualche imprenditore che accetterà la sfida di guidare un comune in dissesto?
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