Modica, dissesto, ora che si fa? Aprile: “Ricompattare centrodestra”, D’Antona : “Aprire nuova fase”

La dichiarazione di dissesto, ha aperto nuovi scenari che hanno molte implicazioni.
La questione politica, infatti, è ancora aperta perché purtroppo i numeri contano e adesso la sindaca Maria Monisteri dovrà capire come scrollarsi di dosso definitivamente il suo passato. Un passato pesante, scomodo che però l’ha portata ieri ad essere sindaco della città di Modica, questo nessuno può dimenticarlo.
Sputare nel piatto in cui si è mangiato non è mai una bella cosa però è anche vero che ad un certo punto si può anche ammettere di aver fatto scelte sbagliate e guardare avanti e guardare anche verso direzioni opposte che però oggi potrebbero essere l’unica alternativa per andare avanti. Vediamo le prime reazioni politiche alla dichiarazione di dissesto e all’assottigliarsi della maggioranza a Palazzo San Domenico.
La sindaca ha bisogno di nuovi alleati. Lo dice chiaramente anche il commissario cittadino di Forza Italia Giorgio Aprile “È fondamentale guardare al futuro con una nuova visione che, pur mantenendo il focus sulle necessità immediate di risanamento, ci consenta di costruire un progetto di città all’altezza delle sfide contemporanee. Ribadiamo che sia imprescindibile coinvolgere attivamente tutte le forze politiche di centro-destra che possono rappresentare una risorsa preziosa per l’amministrazione. Siamo fortemente convinti che un’alleanza con le forze di centro-destra non solo amplierebbe il raggio d’azione della nostra amministrazione, ma rappresenterebbe anche l’unica via percorribile per intercettare le risorse regionali e nazionali necessarie ad attingere a finanziamenti e progetti sostenibili. Solo attraverso un approccio unito e concertato potremo affrontare efficacemente le sfide future e non rimanere isolati di fronte alle necessità urgenti del nostro comune. Invitiamo il Sindaco di Modica a coinvolgere tutte le forze politiche e sociali della città a convergere su un nuovo progetto di rinascita per la nostra città, scrivendo insieme una nuova agenda di governo, superando le differenze e lavorando insieme per il bene comune. È il momento di agire con coraggio e determinazione, elaborando strategie che possano garantire l’individuazione di un percorso virtuoso nella direzione di una amministrazione giusta, sana e consapevole che permetta di poter guardare al futuro con maggiore fiducia”
Anche per Vito D’Antona di Sinistra Italia è necessario aprire una “nuova fase” e dichiara “Occorre una alternativa politica, a Modica è stato riservato non solo il fallimento economico, con gravi ripercussioni sulla città, ma anche il fallimento della politica voluta da Abbate e dal centrodestra camuffato da civismo a distanza di un anno e mezzo dalle elezioni il Sindaco Monisteri non ha una più la maggioranza per governare”
Insomma approvato il dissesto resta il problema politico come ben evidenza il gruppo territoriale del M5S di Modica in una nota “E’ chiaro che resta però un enorme problema politico, di cui a questo punto la stessa prima cittadina non può non prendere atto. Come abbiamo avuto modo di dire, ci auguravamo che il Consiglio votasse favorevolmente, ma le dinamiche che hanno portato alla votazione e che hanno visto il dietro-front di esponenti di maggioranza non possono passare inosservate. Permangono tuttavia anche i dubbi sulle tempistiche sulle quali la sindaca ha adottato la delibera, che avrebbe potuto essere firmata già un anno fa, facendo guadagnare tempo alla città per la messa in ordine dei conti. La maggioranza faccia i conti con se stessa e prenda le decisioni che da quello che è accaduto ieri non possono che derivare”
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