Democrazia partecipata a Modica: un flop annunciato?

La fine dell’anno porta con sé riflessioni e bilanci. Undici giorni fa, la giunta Monisteri si è riunita per approvare la presa d’atto degli esiti della democrazia partecipata per il 2024, con l’obiettivo di realizzare i progetti nel 2025. Un esercizio di democrazia che, purtroppo, ha prodotto risultati desolanti.

Alla seduta del 20 dicembre erano presenti tutti gli assessori, ad eccezione di Tino Antoci e Drago Antonio. Tuttavia, ciò che emerge con forza dalla delibera non è tanto l’assenza di due amministratori, quanto la scarsa partecipazione dei cittadini. Su una popolazione residente sopra i 16 anni piuttosto numerosa, hanno votato in tutto appena 119 cittadini modicani: un flop!

Dei sei progetti presentati, tre non hanno ricevuto alcuna preferenza. Tra questi figurano Green Education, volto a sensibilizzare all’uso di mezzi pubblici e biciclette, Modica in Vista, una proposta turistica, e Villetta in Movimento, per la riqualificazione di spazi verdi.

Tra le proposte votate, Spazio Crescita, un progetto di lavori pubblici, ha raccolto ben 102 voti e ha assorbito gran parte del budget stanziato, che ammontava a circa 32.918 euro. Seguono, con un risultato decisamente più modesto, la proposta sul randagismo, con soli 15 voti, e Città Sicura, un’iniziativa in tema di sicurezza, che ha ottenuto appena 2 voti.

Perché così pochi partecipanti?

La scarsa partecipazione solleva interrogativi. Cosa ha spinto i cittadini a ignorare questa opportunità? In passato, interi quartieri si sono mobilitati per sostenere progetti sentiti e condivisi, come il caso dell’Oratorio Salesiano di Modica. Quest’anno, invece, nessuno sembra aver avuto interesse a promuovere attivamente le iniziative, nemmeno quelle rivolte ai giovani sopra i 16 anni, una fascia di età che presto esprimerà il proprio voto nelle elezioni amministrative

Particolarmente emblematico è il caso della proposta sul randagismo, tema che ha portato a Modica uno dei più consistenti finanziamenti regionali grazie all’onorevole Ignazio Abbate. Nonostante ciò, il progetto ha raccolto appena 15 voti. Possibile che solo Abbate “veda cani ovunque”?

La risposta più probabile a questa debacle è una combinazione di scarsa pubblicità e disillusione diffusa. Se i cittadini non vengono adeguatamente informati, è naturale che non partecipino. Tuttavia, un altro fattore potrebbe essere la sfiducia verso iniziative percepite come sterili esercizi di stile o destinate a rimanere sulla carta.

La democrazia partecipata dovrebbe rappresentare un momento di coinvolgimento e di responsabilità collettiva. Se, però, continuerà a svolgersi in questo modo, rischia di perdere definitivamente la sua ragion d’essere, diventando un rituale vuoto, privo di reale impatto sulla comunità.

Comune di Modica, democrazia partecipata 2024, Giunta Monisteri, modica

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *


PUBBLICITÀ

Collabora con noi

Vuoi pubblicare un annuncio o effettuare una segnalazione?



Il Domani Ibleo © 2021. Tutti i diritti riservati. Designed by Ideology Creative Studio 

La testata e la linea grafica della testata è stata realizzata da Ariel Garofalo. www.arielgarofalo.com Email: arielgarofalo@gmail.com

Change privacy settings