Domani conferenza stampa Monisteri-Abbate. Per il Pd: si parlerà di mancette e di tagli di nastri
Documento pervenuto in redazione a firma dell’avv. Salvatore Poidomani
Di ora in ora, cresce l’attesa per la conferenza stampa Monisteri-Abbate. La sindaca ha annunciato che giovedì 2 gennaio, insieme all’onorevole, illustreranno i benefici che l’attività di Abbate sta portando alla città.
Ci saremmo aspettati una conferenza di fine anno per ascoltare dalla sindaca un resoconto dettagliato del lavoro svolto, delle sfide affrontate e degli obiettivi raggiunti.
Invece, il duetto intende autoincensarsi. Vuole comunicare ai modicani quanto è stato attivo Abbate nel far arrivare le mancette che il governo regionale scandalosamente distribuisce ai territori di provenienza dei parlamentari, per coltivare il consenso elettorale, e quanto è stata brava Monisteri nel taglio dei nastri degli eventi che sono stati organizzati: finanziamenti per Chocomodica, cornetti gratis a Capodanno, botti di fine estate. L’uno ricama, l’altra taglia.
Uno spreco di risorse che, piuttosto, potrebbero e dovrebbero essere destinate ad attività sociali, a progetti a beneficio delle classi più deboli o comunque a iniziative produttive, finalizzate a creare ricchezza.
La città chiedeva un rigurgito di serietà e di trasparenza e sperava in una elencazione degli insuccessi, delle cose non fatte e delle brutture che i due hanno commesso negli anni in cui hanno fatto parte della stessa compagine. Negli anni 2021 e parte del 2022, la giunta Abbate, con il voto di Monisteri, ha deliberato e sostenuto spese per lavori di manutenzione per milioni di euro, affidandole alle solite ditte amiche, frazionando artificiosamente gli appalti senza ragioni oggettive. Tutti lavori per promuovere il consenso in vista della campagna elettorale per le regionali di Abbate. Spese folli che sono state la causa prima del dissesto della città.
La conferenza di fine anno sarebbe stata l’occasione per spiegare come è stato possibile che il costo dei lavori per la realizzazione della rotatoria di c.da Caitina e della bretella di collegamento del campo sportivo, dai 585 mila euro iniziali è salito a un milione e cento mila; per chiarire quali sono state le ragioni oggettive per frazionare l’appalto in tre lotti (per affidarlo a tre imprese amiche?) e illustrare i motivi per cui non è stato realizzato l’impianto di pubblica illuminazione, con la rotatoria ancora al buio, che rappresenta un pericolo per la pubblica incolumità.
Era il momento giusto per informare i cittadini dei motivi per cui la via Mercè è ancora chiusa al traffico e del come sia stato possibile inaugurarla senza il collaudo, e consentirne la fruizione, esponendo gli utenti a seri rischi.
La città sperava di capire le ragioni per cui, dopo oltre un anno dalla scadenza, non è stata ancora espletata, negli interessi dei cittadini, la gara per l’affidamento del servizio di raccolta dei rifiuti; perché non è stato completato il parcheggio di viale Medaglie d’Oro. Bisognava cogliere l’opportunità per giustificare il mancato pagamento degli stipendi arretrati ai dipendenti delle partecipate e dei compensi alle cooperative sociali.
I modicani si aspettavano di ascoltare dalla voce della sindaca le proposte finalizzate ad arginare l’emergenza sicurezza pubblica e le iniziative adeguate per sopperire al degrado che investe ogni zona della città e per fermare (ma ormai appare inarrestabile) il declino del centro storico.
Ci aspettava di sentire la parola Piano Regolare Generale, ma è uscita dal lessico di questa amministrazione.
Credevamo che ci spiegassero i motivi per cui, alla fine del 2024, non sono stati ancora approvati i bilanci del 2023, quando tutti i Comuni del circondario hanno approvato quelli del triennio 2025/27.
Infine, pensavamo che ci informassero dello stato delle finanze e del prossimo dissesto. Dei danni che ne deriveranno ai creditori privati. Delle tristi conseguenze per i cittadini e le imprese. Dei servizi essenziali che perderemo. Dei risvolti gravissimi che ricadranno sulla parte debole della popolazione.
I due sanno che sui temi seri e reali è meglio tacere, perché farebbero solo figuracce.
Quindi meglio autocelebrarsi. Ci tranquillizzeranno, dicendoci che questa volta i botti di fine estate non topperanno, che per il capodanno 2026 i cornetti caldi ci saranno ancora.
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