Modica, il consiglio si spacca, non passa la mozione sulla consulta per le disabiità
Prima lo Statuto Comunale, in mancanza del quale ogni altra iniziativa è destinata a rimanere priva di ogni concreta efficacia
Ultimo Consiglio Comunale dell’anno a Modica, convocato dal presidente Mariacristina Minardo, con solo quattro punti all’ordine del giorno.
Tre di essi sono stati approvati a maggioranza e tra questi debiti fuori bilancio e Partecipate mentre il quarto punto, ovvero la mozione per la “Costituzione della Consulta per le Disabilità” non è passata (10 i voti favorevoli e 10 gli astenuti). La mozione non ha ottenuto l’approvazione a causa dell’astensione di dieci consiglieri, tra cui otto della maggioranza (Piero Armenia, Michelangelo Aurnia, Fabio Borrometi, Margherita Cascina, Cristina Cecere, Giorgio Civello, Mariacristina Minardo e Daniela Spadaro) e due dell’opposizione (Ivana Castello e Giovanni Spadaro).
La mozione era stata presentata il 3 dicembre scorso (Giornata Internazionale dei diritti delle persone con disabilità) dai consiglieri del Gruppo Siamo Modica: Elena Frasca, Paolo Nigro, Daniele Scapellato e Giammarco Covato,. Con la mozione i firmatari intendevano impegnare il Sindaco, la Giunta, il Presidente del Consiglio Comunale e i Consiglieri del Comune di Modica ad avviare l’iter procedurale per la costituzione della Consulta comunale per le Disabilità e l’approvazione del rispettivo regolamento.
Ma oggi, in consiglio comunale, si è registrato un altro colpo di scena, che nella sostanza ha spaccato il consiglio e anche la maggioranza, a dimostrazione che i sintomi di malessere che si vedono da settimane sono concreti. La bocciatura della mozione, segna uno spartiacque, chiaro, di come è cambiato il “sentiment” nella maggioranza che sostiene la Giunta guidata da Maria Monisteri.
Niente di pregiudizievole, si badi bene, ma sofferenza, disagio e segnali di una nuova aria che si respira, frutto di una nuova dialettica, di decisioni ragionate e vagliate da un manipolo di consiglieri che batte il ferro, che vuole rispettare le regole democratiche, un manipolo contrario a soluzioni raffazzonate o imposte, come qualcuno sostiene, dall’esterno.
Malgrado la bocciatura, però, non vuol dire che il Consiglio presieduto da Mariacristina Minardo è contrario alla consulta o alle persone con disabilità. Affermare questo sarebbe una forzatura, e dare questa interpretazione politica non sarebbe corretto. Poi, come ci diceva qualche consigliere, le strumentalizzazioni ci saranno e come.
La votazione è stata preceduta da un ampio dibattito. Sono intervenuti a sostegno della mozione i consiglieri Paolo Nigro ed Elena Frasca, che hanno sostenuto che l’approvazione della mozione era necessaria per avviare l’iter della Consulta, in attesa che maturassero i tempi per adeguare i regolamenti comunali. Ma non tutti sono stati di questo parere.
Ad esempio il consigliere Giorgio Civello ha motivato la sua astensione sottolineando un “vizio di forma” nella mozione, firmata solo da 12 proponenti, e la mancanza di un adeguato coinvolgimento di tutta l’aula consiliare. Civello ha inoltre evidenziato la necessità di aggiornare il “regolamento sulle Consulte”, risalente al 1976 e quindi obsoleto, e lo statuto comunale. Civello ha ricordato che già nel 2017 era stata proposta una modifica del regolamento e che nel 2023 l’assessore alle politiche sociali aveva richiesto uno studio per la costituzione di una consulta per le persone con disabilità. Tale studio aveva evidenziato la necessità di una previa modifica dello statuto e del regolamento comunale. Civello ha poi evidenziato che “questa mozione è stata presentata senza un’adeguata condivisione, come a voler evidenziare la necessità di una frattura all’interno della maggioranza”. Anche la 4’ commissione, si è riunita 2 volte, per discutere della Consulta per le persone con disabilità, concludendo i lavori con una decisione lapidaria: se prima non si modifica lo statuto e il regolamento Comunale sarà difficile procedere con l’istituzione delle consulte.
E’ importante ricordare che il “regolamento sulle Consulte”, attualmente in vigore e’ datato 1976 quindi superato e non in linea con i nostri tempi.
In precedenza, già nel maggio 2017, il Consigliere di minoranza Giovanni Scucces aveva proposto una modifica del“ Regolamento per l’istituzione ed il funzionamento delle Consulte” per avere un regolamento più moderno. Tutta via dopo lunghe discussioni la maggioranza di allora decise di inviare l’atto all’assessorato agli enti locali, chiedendo un parere giuridico come proposto dal collega, oggi tra i firmatari di questa mozione Piero Covato che diceva: “ visto che lo statuto è del 1976 quindi un po’ datato, si ha la necessità di avere un conforto dal punto di vista giuridico e di avere un parere dagli enti locali, per capire se qualcosa stride con la nuova normativa regionale…” .
Anche i consiglieri Piero Armenia e Fabio Borrometi hanno espresso preoccupazioni simili, sottolineando l’importanza di completare l’aggiornamento del regolamento e dello statuto prima di procedere con la creazione della Consulta per la Disabilità. Entrambi hanno ribadito la loro sensibilità al tema della disabilità, ma hanno evidenziato la necessità di un quadro normativo chiaro per evitare che la Consulta rimanga inefficace.
Il consigliere Armenia in particolare “ condivide quanto sostenuto dal Consigliere Civello, ed ha sottolineato l’importanza della Consulta sulla disabilità, ma ha anche espresso la sua preoccupazione riguardo al fatto che i lavori relativi al regolamento e allo statuto Comunale siano rimasti fermi. Ha quindi suggerito che sia prioritario completare i lavori in corso prima di procedere con la creazione della Consulta sulla disabilità e con le Consulte proposte. Ribadisce la sua preoccupazione che questa proposta, rimanga lettera morta, e richiama l’importanza di non lasciare progetti in sospeso”.
Anche il consigliere Borrometi prendendo la parola ha sostenuto “che i rilievi sollevati dal collega Civello meritano una attenta valutazione. Ognuno di noi, tutto il Consiglio è certamente sensibile al problema della disabilità, e a nessuno sarebbe consentito di dire o sostenere che chi oggi solleva delle osservazioni alla mozione proposta da dodici Consiglieri sia contrario o indifferente a certe problematiche. Quello, tuttavia, non ci esime dal valutare la rilevanza delle osservazioni sollevate al riguardo ed esprimere in maniera serena il proprio giudizio”.
“Perché è un dato di fatto concreto ed incontestabile quello secondo il quale giace inerme, da moltissimi mesi, la discussione sull’aggiornamento dl nostro Statuto il quale, come sappiamo, rappresenta la Costituzione del nostro Ente, per cui condivido in pieno il rilievo secondo il quale la costituzione di qualunque Consulta debba fare seguito all’adeguamento della nostro principale Regolamento, in mancanza del quale ogni altra iniziativa è destinata a rimanere priva di ogni concreta efficacia”.
Cristina Cecere, elena frasca, Fabio Borrometi, Giorgio Civello, Giovanni Scucces, Giovanni Spadaro, ivana castello, Margherita Cascina, Mariacristina Minardo, Mariacristina Minardo e Daniela Spadaro, Michelangelo Aurnia, Paolo Nigro, piero armenia