Ispica, detto fatto: mozione di sfiducia al sindaco Leontini. Ma è caccia ai 10 voti necessari
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Questa mattina il consigliere comunale di ‘Rinascita Ispicese’ Serafino Arena ha presentato ufficialmente al Comune di Ispica il documento con la mozione di sfiducia al sindaco Innocenzo Leontini.
La richiesta porta la firma di 8 consiglieri: Serafino Arena, Pierenzo Muraglie, Giovanni Muraglie, Angelina Sudano, Salvatore Milana, Angelo Galifi, Mary Ignaccolo, Matilde Sessa.
Pur consapevoli che questi numeri non sono sufficienti, i consiglieri hanno deciso di andare avanti sperando che anche gli altri li seguiranno.
Fra i firmatari non compare quello di Carmelo Oddo che però smentisce subito con un comunicato quanti avevano ipotizzato una sua marcia indietro dovuta forse ad un intervento del deputato regionale Ignazio Abbate a cui il consigliere fa riferimento “Intervengo sulla questione in quanto soggetto politico, e non solo, chiamato in causa personalmente. Ci tengo innanzitutto a chiarire che procedere ad una sfiducia meramente formale, basata su parole e fatti inconcludenti non porta a nulla. La sfiducia deve essere sostanziale, basata esclusivamente su fatti politici. A differenza di altri io sono stato opposizione dal giorno zero, intraprendendo un percorso politico fattivo e coerente, e non rinnegandolo al primo malumore. La firma sulla mozione di sfiducia è un atto di pura forma, di sola facciata. L’unica cosa che conta è il voto in aula, dove ognuno di noi consiglieri si assumerà effettivamente e concretamente le sue responsabilità. Pertanto, alla luce del ragionamento appena fatto, la mia firma sulla mozione di sfiducia sarà assente, in quanto atto formale utile solo a qualcuno, e non alla città tutta, ad attestarsi medaglie e glorie rilevanti solo a fini elettorali. Venendo alla sostanza, invece, il mio voto dentro l’aula consiliare sarà favorevole senza tentennamenti. Vi assicuro che questa dichiarazione pubblica fatta ai miei concittadini vale molto di più di una firma apposta alla mozione”
Insomma il consigliere Oddo non firma il documento ma vota a favore della sfiducia. Il senso di questa scelta non è chiara, ma comprensibile. Si ha l’impressione, che questa opposizione è formata più da nemici personali che da oppositori politici ,ma si ritrovano insieme perchè vogliono tutti la stessa cosa, ovvero mandare a casa il sindaco. Infatti le ragioni che li spingono ad agire sono diverse. Quindi ad oggi, la votazione, vedrà 9 consiglieri votare a favore della sfiducia. Ma manca il decimo.
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Tutto resta nelle mani dei consiglieri Stornello e Monaca che proprio oggi in un comunicato congiunto tengono a precisare il loro ruolo determinante nell’ultima seduta del Consiglio Comunale ma che fra le righe del comunicato fanno anche riferimento a quella che potrebbe essere la loro decisione futura “Abbiamo voluto ribadire – afferma il consigliere di Sud chiama Nord, Paolo Monaca – il nostro ruolo di opposizione presente, coerente e intransigente, affrontando temi cruciali come le variazioni di bilancio, la gestione di Iblea Acque e la regolamentazione del 5G. A differenza di altre forze politiche, che si perdono tra tatticismi e politichese, noi siamo rimasti in aula, prendendo posizione e assumendoci responsabilità con equità. Con coerenza e coraggio abbiamo portato avanti l’emendamento con cui si boccia la relazione di Iblea Acque. Ispica è così diventata il primo Comune ibleo a respingere la relazione della società, lanciando un segnale forte a tutela degli utenti e delle casse comunali, evidenziando criticità ormai innegabili. L’abbandono dell’aula da parte di alcuni consiglieri di opposizione ha messo a rischio finanziamenti e risorse importanti che si sarebbero persi se Sud chiama Nord e Pd avessero abbandonato i lavori consiliari. A differenza di chi alimenta il circo politico e si perde in tattiche e interpretazioni di comodo, noi – conclude Paolo Monaca – rimaniamo concentrati sull’oggi, mettendo al centro il rispetto delle regole, la coerenza e la difesa degli interessi della nostra comunità “
Per Gianni Stornello del Partito Democratico “lo sblocco dopo tre anni e mezzo dell’Ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato, grazie alle pressanti sollecitazioni delle opposizioni, ci ha messo nelle condizioni di entrare nel merito delle variazioni di bilancio, assumendo un atteggiamento non solo determinante per evitare la perdita di finanziamenti ma anche rispettoso delle richieste e delle esigenze della città che da anni aspetta di essere amministrata, senza sterili tatticismi. Nel considerare conclusa l’esperienza di un’Amministrazione comunale di centro-destra dannosa e inconcludente che ha fatto arretrare Ispica e che in Consiglio non è autosufficiente per portare avanti i suoi stessi atti, adesso dobbiamo concentrarci sul bilancio. Il 14 gennaio, come concordato da tutte le forze politiche rappresentate in Consiglio in conferenza dei capigruppo, l’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato verrà esaminata dal Consiglio comunale. Sarà questo – precisa Stornello – un passaggio fondamentale che segnerà un punto di svolta. Dobbiamo fare in modo che l’importante strumento finanziario venga adottato dal Consiglio e venga inviato alle competenti strutture ministeriali per l’esame di competenza. Questo vuol dire amministrare ed essere responsabili nei confronti della città, senza fughe in avanti”
Leggendo la nota, il tentativo di prendere le distanze dal resto dell’opposizione è chiaro ma non è chiaro se queste distanze verranno prese fino in fondo o se ad un certo punto anche Gianni Stornello e Paolo Monaca decideranno di votare la sfiducia al sindaco.
Quindi fino all’ultimo tutti rimarrano con il fiato sospeso. Forse, sarebbe coerente da parte loro (Stornello e Monaca) esprimere chiaramente la loro posizione. In fondo sono loro la vera opposizione, a loro spetta decidere anzi da loro sarebbe dovuta partire la richiesta di sfiducia che avrebbe avuto tutto un altro significato, un significato politico. Mentre adesso accodandosi agli otto consiglieri che agiscono solo per motivi personali contro il sindaco, essendo ex “leontiniani”, non fanno altro che il loro gioco.
Tra i promotori della sfiducia, anche Arena e Franzò che dopo Leontini avevano cercato l’appoggio dell’on Abbate e a giugno avevano stretto per le Europee un’alleanza con Cateno De Luca. Anche Salvatore Milana, ex assessore della Giunta Leontini e Angelo Galifi vicepresidente del consiglio comunale, prima di passare all’Mpa, avevano bussato alla porta di Abbate.
E a proposito dell’on.le Abbate, va ricordatoin caso di campagna elettorale, non potrà che appoggiare il sindaco uscente Leontini, facente parte a livello regionale della stessa coalizione di centro destra. Ma come si dice in amore e in guerra (politica) tutto è lecito…
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